“Più forte di ogni addio”
è un romanzo di Enrico Galiano che racconta la storia d’amore tra i due
diciottenni Michele e Nina.
Quanto può durare un
attimo? Certe volte può durare un secondo, una frazione di tempo così limitata
che sembra già essere volata via. A volte, invece, può anche durare
un’eternità, nel cui lasso di tempo si susseguono fiumi delle più diverse
emozioni. Pertanto, è necessario vivere quell’attimo con tutto il cuore e
coglierne sempre gli aspetti migliori. Questo è quello che imparano Nina e
Michele, dal loro primo incontro in treno in poi.
Michele e Nina sono molto
differenti l’un dall’altra; Nina si definisce un’orchidea, un fiore così
fragile e delicato che può essere spezzato via molto facilmente dalle forti
raffiche di vento. Per farsi conforto nei momenti più bui, dunque, stringe la
collana che le ha regalato il padre morto da qualche anno. Nina ne rimpiange
ancora la scomparsa, poiché era la persona a cui era più legata in assoluto.
Per Michele, i colori,
gli odori, le parole e i gesti hanno un senso molto profondo da scoprire e interpretare.
Il mondo circostante, ai suoi occhi, assume una concezione differente rispetto
a quella degli altri. Lui si ferma a riflettere sui piccoli particolari delle
cose come nessun’altro farebbe. La sua visione del mondo è cambiata quando,
anni prima, ha perso la vista.
Quando incontra Nina sul
treno, la prima cosa che nota è il suo profumo, un dettaglio che
innescherà in lui una reazione a catena di emozioni che lo porteranno ad
avvicinarsi sempre di più alla ragazza. Entrambi hanno molte cose da dirsi e da
insegnare l’un l’altro.
Nina insegnerà a Michele
a vivere pienamente la sua vita, a non lasciare perdere nemmeno un attimo e non
avere rimpianti perché la vita può deviare il suo corso in qualsiasi momento.
Michele, invece, le insegnerà a meravigliarsi di tutto, anche delle piccole
cose, e ad amare se stessa e le persone che, a loro volta, la amano.
A causa di Nina, però,
sopraggiungerà un ostacolo che potrebbe dividerli per sempre, senza concedere
loro di potersi vedere mai più. Insieme a Michele dovranno lottare per restare
uniti il più possibile, cogliere ogni
attimo della loro vita e crescere senza perdere mai le speranze giovanili.
Questo è uno di quei
libri che ti prendono fin dall’inizio. È scritto a POV alternati, quindi sia
dal punto di vista di Michele che da quello di Nina, che permette di conoscere
la loro personalità, i loro sentimenti, e le loro emozioni in modo molto
approfondito. Mentre che lo leggevo, addirittura, mi sono sentita come parte
integrante della storia e mi è sembrato di riuscire a parlare con i due protagonisti e di
conoscerne il carattere e il pensiero.
Michele non vuole essere
considerato come un non vedente, in quanto crede che quel non gli
tolga ancora di più la caratteristica che lo distingue. Non vuole che le
persone provino pietà o compassione per lui, ma vuole essere una persona normale,
un ragazzo come tanti altri.
Nina, secondo me,
rispecchia pienamente l’età adolescenziale e gli ostacoli che si possono
incontrare durante tale età. Lei, infatti, ha vissuto un periodo di crisi dopo
la morte del padre da cui è derivata una forte rabbia che lei è riuscita a
sfogare, seppur bruscamente. In alcune cose mi sono rivista molto in lei, il
che mi ha portato a versare anche qualche lacrima.
Questo romanzo è così
speciale che anche a me ha lasciato molte lezioni, quali vivere senza rimorsi e
trarre sempre il buono da ogni cosa, tenere alle perone che mi vogliono bene e
vivere con la capacità di scoprire, immaginare e rimanere stupita.
È un libro fatto di piccoli
particolari, che danno origine a un
grande romanzo!
Lo stile di Galiano è
molto delicato e riesce a calarsi perfettamente nei panni dei protagonisti. Si
tratta di un docente che riesce a scrivere di due studenti, il che mi ha fatto
capire che l’autore è un Professore che si ricorda di essere stato un alunno,
di aver studiato dietro i banchi di scuola e di aver attraversato anch’egli l’adolescenza.
Mi è venuto difficile
mettere giù il libro, mi ha intenerita e in certi punti mi ha fatta piangere.
Questa storia arriva direttamente al cuore, è così toccante e coglie il lettore
nel profondo.
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