“L’incanto delle stelle”
è una raccolta di poesie scritte da Giulia Cincinnati in cui l’autrice introduce
una realtà frenetica in cui tutto scorre molto, troppo velocemente e rivolge un
invito ai lettori a fermarsi e riflettere sul mondo che ci circonda mediante i
suoi versi.
Si tratta di liriche
brevi, ma piene di emotività e capacità di commuovere profondamente chi legge;
viene descritto, infatti, un viaggio compiuto a ritroso, in cui l’autrice, da
adulta, attraversa varie tematiche più o meno complesse fino a ricordare con
tenerezza l’infanzia circondata dall’amore e dal calore della sua famiglia.
Le poesie sono molto
intimistiche ed eleganti nella scrittura, ma comunque comprensibili e riflessive.
Il viaggio compiuto dalla scrittrice, infatti, non è solo temporale, ma anche
interiore, ciò spiega la variabilità tematica.
Dal tono utilizzato, si
evince l’evidente bisogno dell’autrice di avere qualcuno con cui confidarsi e che
la ascolti. Infatti, è notabile un passaggio del testimone da un ascoltatore
fisico, cui si rivolge direttamente, al lettore. Le varie sfumature di questa
raccolta dipendono anche dal peso dei temi affrontati. In alcune poesie si
racconta dello stupore tratto dalle piccole cose, in altre la solitudine, e in
altre ancora viene introdotta una critica contro le persone che giudicano e feriscono
coloro che poi si rifugiano nei propri pensieri, sfogandosi con le lacrime e
nella speranza di un futuro più sereno. Spesso non si può conoscere in modo
immediato la sincerità di una persona, non possiamo conoscere subito i
sentimenti altrui.
“E
ti chiedi soprattutto,
c'è
qualcuno che cerca di leggere i tuoi occhi?
Ma
i tuoi occhi, cos'hanno da dire in realtà?”
A tal proposito, le
lacrime vengono spesso paragonate alle gocce di pioggia che scivolano lungo il
vetro della finestra.
Per far fronte ad
eventuali battute d’arresto, l’autrice si rifugia in una sorta di gioco
della felicità, che consiste nell’osservazione delle piccole e semplici
cose che possono portare tranquillità, come i raggi del sole, il vento tra le
foglie, la pioggia.
Non mancano liriche dalle
tematiche amorose, alcune delle quali più semplici e altre più passionali, che
testimoniano la sincerità dell’amore che l’autrice prova verso la persona amata.
Anche in questo caso non mancano metafore e similitudini che paragonano l’unità
della coppia a raggi di luce, musica e armonia, e chimica tra i due
amanti.
“Ti
proteggerò:
non
smettere di brillare.”
La dolcezza con cui ogni
tema è affrontato colpisce e invoglia maggiormente il lettore a soffermarsi su
alcune poesie, proprio come è successo a me.
Il linguaggio utilizzato
è delicato e raffinato. Vorrei rivolgere anche i miei migliori compimenti all’autrice
perché, vista la presenza di metafore e altre figure retoriche è da notare la sua
grande padronanza della lingua e del vocabolario.
Anche io scrivo poesie e,
personalmente, credo che la poesia sia il migliore modo per esprimersi
attraverso la scrittura e trovare un rifugio.
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