domenica 18 febbraio 2024

Recensione "Il canto del ragno violino" di Barbara P.

 



Sullo sfondo dell'Appenino toscano, che viene descritto magistralmente, l'autrice ci presenta una piccola comunità, in cui ogni personaggio sembra rispecchiare un aspetto della vita e indossare nel bene e nel male una maschera. 

Niente è dunque come sembra, nessuno è ciò che appare.

La comunità, prevalentemente composta da persone anziane, è scovolta da una serie di efferati omicidi. Scoprire chi è l'artefice di tanta crudeltà e violenza è lo scopo degli investigatori che raccolgono indizi e cercano di dare una chiave di lettura ai macabri ritrovamenti.

Individuare il perchè è il secondo dilemma. Le vittime, tutte molto anziane, hanno qualcosa in comune. Un peccato di gioventù che li accumuna e per il quale non hanno mai pagato.

Al centro della vicenda c'è quella che un tempo era una giovave e bella ragazza.

Chi può avercela con loro e dopo tanto tempo? Come vengono adescati gli anziani prima di essere aggrediti?

Su tutti aleggia ingombrante un segreto, un pesante macigno da custodire.

Ogni personaggio è complesso ma ben costruito ma su tutti ne emergono due che sono i protagonisti indiscussi.

La giovane Roda, sola al mondo e sfruttata dagli zii, per i quali lavora in cambio dell'alloggio e di un misero vitto.

E un ragno violino, piccolo, ma di potente effetto, colui che a un certo punto "canterà" e farà uno sgambetto al regista dell'intricata vicenda.

La vita di Roda si intreccia per caso con quella di Dario, il medico venuto da fuori, che si prende a cuore la sua vicenda e decide di essere per lei un benefattore.

Sebbene il libro sia un intricato giallo, e del genere ha tutte le caratteristiche,  l'amore è molto presente.

Sembra che ci sia l'eterna dicotomia tra bene e male, tra l'amore e l'odio, tra il buono e il cattivo.

L'amore fraterno, coniugale, amicale e familiare ritorna più volte nella narrazione. 

L'autrice, a un certo punto fa una vera e propria ode all'amore tra un uomo e una donna.

"L'amore è...

se ti privi di tutto purchè lei abbia il meglio fino araggiungere la pace

 è quello che ti fa fare

è sempre generoso e indulgente..."

Un giallo avvincente e complesso che va letto con calma, stando ben attenti a ogni singolo particolare o dettaglio.

Niente è lasciato al caso e ogni indizio è utile per comprendere la storia.

Un finale sorprendente!

Un libro molto curato nei contenuti e nella forma. Una vera chicca per gli amanti del genere.

Silvia


⭐⭐⭐⭐⭐




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