martedì 16 aprile 2024

Recensione: "Ancora un giorno" di Annalisa Baeli, PAV Edizioni


“Tu sei più forte di ciò che sembri e più forte di ciò che credi. Io ti guardo e vedo qualcuno che combatte ogni giorno con le carte che ha…”

Ancora un giorno” è il nuovo libro di Annalisa Baeli e affronta il tema della precarietà del vivere quotidiano, dei rapporti genitori figli, delle relazioni familiari e, come in tutti i romanzi dell’autrice, dell’amore.

Gli amori di cui ci parla Annalisa Baeli non sono semplici, quelli cioè in cui amore fa rima con cuore e sole, ma sono amori difficili e sofferti perché sono i protagonisti ad avere un vissuto complesso.

Paige, la protagonista femminile, ha una situazione familiare complicata, un padre in carcere e una madre che vive sulle spalle della giovane. Paige, per guadagnarsi da vivere, la sera balla in un night, il Venus; espone il suo corpo ballando la pole dance, davanti a uomini di ogni età ed estrazione sociale, che pagano pur di vederla. I soldi che guadagna non le bastano mai, poiché è costretta a provvedere anche alle esigenze economiche dei genitori. E intanto mette da parte i propri sogni e con essi il suo futuro e se stessa.

Ha un ex marito, Tyler, ancora fin troppo invadente, per il quale Paige continua a essere una sorta di ancora di salvezza, anche economica.

Ha Ben, un ragazzino che segue nel fare i compiti, il figlio della sua vicina di casa che ha una vita difficile come la sua. Ben è molto intelligente e perspicace e nel libro rappresenta una sorta di voce della coscienza, quella che quando parla dice solo la verità, anche se scomoda.

Come dovrebbe dirla quell’oroscopo del segno dell’ariete che Paige ascolta sempre con molta attenzione.

Quando la vita di Page sembra scorrere su binari, se non proprio tranquilli, rodati, qualcosa cambia. L’incontro con un uomo facoltoso, Peter Sullivan, e con Spencer, un barista più grande di lei, darà una svolta alla sua vita. Entrambi sembrano avere molto a cuore le sorti della giovane donna, in particolar modo Spencer.

Quest’ultimo è molto attratto da lei, la corteggia, la vuole proteggere, ma Paige non è abituata a essere protetta, forse nemmeno a essere amata. Lei è abituata a cavarsela da sola in ogni circostanza.

Paige vive la vita di giorno in giorno, fa del qui e adesso il suo motto. Sembra vivere i sentimenti, anche i più profondi, con il timore che finiscano facendole del male. Spencer, l’uomo che potrebbe diventare il suo compagno di vita, è il suo alter ego al maschile. Sono due anime ferite, due cuori sanguinanti. Due persone bisognose d’amore con due forti personalità.

Paige è indipendente, ama sentirsi libera e padrona di se stessa. L’amore l’ha già ferita e lei si protegge creando attorno a sé una corazza.

Spencer è un personaggio da scoprire, un uomo dalle molte sfaccettature.

Nel romanzo niente è come sembra e ogni personaggio ha un lato da scoprire, meno superficiale ed evidente.

Cosa può risanare due anime ferite se non proprio l’amore? Per viverlo però, la via che i nostri personaggi dovranno percorrere è tortuosa, irta di insidie, e i pericoli sono dietro l’angolo.

La narrazione è tipica di Annalisa Baeli, quella seconda persona che padroneggia ormai con grande abilità.

Ciò crea una sorta di intimo colloquio tra l’autore e i personaggi. L’autrice sembra di vederla proprio lì, spettatrice attenta a cogliere ogni sfumatura dei personaggi da lei stessa creati. Simpatizza con loro, li incoraggia oppure li rimprovera. La penna è sempre schietta nei dialoghi come nelle scene d’amore.

Ancora un giorno è a mio avviso è il romanzo che segna una netta crescita dell’autrice. Si avverte una maggiore padronanza nello stile di scrittura, nella gestione dei personaggi e nelle ambientazioni.


⭐⭐⭐⭐⭐


Silvia.


 

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