sabato 14 dicembre 2024

[Calendario dell'Avvento 2024] Recensione: "La lettera di Natale" di Karen Swan.



Quante volte ci chiediamo se una scelta sia giusta o sbagliata, se la strada che percorriamo è quella che fa per noi o se non ci sono altre vie da percorrere per raggiungere la serenità e quell’agognata felicità?

Se lo chiede Nats, mamma di Mabel e moglie di Rob. Ha una vita che sembra perfetta: una casa molto bella, una posizione economica invidiabile e un marito stimato professionista che è molto impegnato nel lavoro ma che in compenso guadagno tanto, consentendo alla sua famiglia un tenore di vita.

Nats ha una vita che altre le invidierebbero, se non fosse che lei si sente molto sola. In effetti lo è: il marito a casa non c’è mai e quel secondo figlio desiderato non arriva.

Poi c’è quel passato a cui di tanto in tanto pensa, quel treno arrivato nel momento sbagliato. E il passato ha un nome: Tom.

Tom era stato il colpo di fulmine, il ragazzo giusto nel momento sbagliato, infatti lo aveva conosciuto nella festa dedicata al suo addio al nubilato. Tom sembrava capirla in tutto, aveva la capacità di rassicurarla, sembrava che sapesse dire e fare solo ciò che era giusto per lei. Erano bastati una manciata di giorni per capire che era lui la persona giusta per lei, era qualcosa a pelle, d’istinto. Un sentimento ricambiato a cui Nats aveva concesso solo poche ore perché la sua vita era già stabilita.

Mabel era ciò che rallegrava le sue giornate.

La sua vita sembrava accettabile fino a quando lei e Rob, insieme alla bambina, partono per capodanno. Una vacanza verso le spiagge bianche delle isole tropicali per staccare dal grigiore della quotidianità e ritrovare un po' di intimità e quell’intesa che sembrava stesse scemando, sperando anche di concepire il figlio.

A quel punto interviene il destino che scombina le carte.

Mabel è legatissima a un vecchio peluche: una mucca di nome Moolah da cui non si separa mai. Eppure durante quel viaggio la perde e la vita di Nats si trasforma in un inferno. Al ritorno a casa la bambina piange, non dorme e mangia poco. Moolah le manca e occorre fare di tutto per ritrovare il giocattolo. In che modo? Sfruttare i social e mettere un appello in un gruppo molto seguito.

Quell’appello colpisce la sensibilità di tante persone, viene condiviso, e raggiunge uno scalatore di nome Daffy che in modo del tutto casuale aveva trovato Moolah, l’aveva messa nel suo zaino e se l’era portata nella sua missione alla scoperta delle cime più alte del mondo. Lontanissimo da Nats e da Mabel. Tuttavia, non può rimanere insensibile all’appello di quella madre e gli occhi da cucciola della bambina mostrata in foto e, per rassicurarla, invia loro una mail con una foto del peluche.

Inizia così uno scambio di mail tra Nats e Duffy che hanno in allegato le foto di Moolah scattate tra paesaggi di alta montagna, una fitta rete di corrispondenza che si trasforma per Nats e Mabel in un imperdibile appuntamento.

Fino a quando Nats scopre la vera identità di Duffy, un vero colpo al cuore.

Inoltre scopre che anche Rob non è il marito devoto e amorevole che lei credeva.

La vita dorata di Nats crolla e cresce il suo disperato bisogno di affetto che la porta a fare un bilancio della sua vita. E nel bilancio non può non pensare a Tom…

Il romanzo è avvincente e intrigante; molto dinamica e frizzante la parte iniziale; statica, a tratti lenta e pesante la parte centrale, anche ripetitiva e prolissa, ma si riprende nel finale in un crescendo di emozioni che lascerà il lettore emozionato e comunque soddisfatto della lettura.

⭐⭐⭐⭐

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