mercoledì 28 luglio 2021

Recensione: "Quello che ancora non sai di me", di Virginia Bramati.


Caterina è cresciuta in Calabria, circondata dal calore di una grande famiglia, è diventata insegnante di Latino e Greco e sta per sposarsi con Francesco: ha davvero tutto per essere felice. Ma allora perché, al momento di aggiornare la sua posizione nelle graduatorie ministeriali, invece di Cosenza le sue dita indicano come destinazione Brescia? E come spiegare ai genitori e a Francesco questi 1000 chilometri che per un intero anno scolastico li separeranno? Luca è avvocato, ma la missione che si è scelto è un'altra. In una grande villa donata da un benefattore a Sirmione, sul lago di Garda, ha dato vita non a un redditizio bed and breakfast di lusso bensì a una casa-famiglia per adolescenti allontanati dalle famiglie: sono ragazzi cui la vita ha tolto quasi tutto, e Luca - insieme alla pirotecnica Piera Mandelli, assistente sociale del Tribunale - vuole aiutarli a trovare il loro posto nel mondo. E poi c'è Carla, che da dietro la vetrina del suo negozio osserva tutti senza giudicare, che con un tocco di colore restituisce il sorriso alle sue clienti, che appoggia il phon su una pila di libri e ama il suo mestiere proprio perché - come la lettura - le offre la possibilità di ascoltare ogni giorno nuove storie: Carla, la parrucchiera di Sirmione. Sarà proprio lei ad aiutare Caterina, Luca e i ragazzi della casa-famiglia a scoprire ciò che ancora non sanno di sé...




RECENSIONE a cura si Silvia.

Un romanzo assolutamente delizioso, con personaggi talmente veri che sembra di conoscerli da tempo.
Scritto in primo persona, a POV alternati, la storia viene raccontata dagli stessi personaggi che presentano se stessi, la propria vita, gli amici, i sogni, i progetti per il futuro, i sentimenti.
Caterina, la prof calabrese, prossima alle nozze, che a un certo punto della vita ha come la sensazione di sentirsi schiacciata da una vita pianificata, in cui tutto è stabilito da anni. Il matrimonio, l' insegnamento nel liceo classico del suo paese, la casa, le bomboniere, la sontuosa festa di matrimonio. Caterina sente il bisogno di respirare e non vede altra soluzione se non quella di andare a insegnare per un anno al nord Italia, a Sirmione, lontana da tutto ciò che ha rappresentato la sua realtà fino a quel momento.
A Sirmione la sua vita si incrocia con quella della parrucchiera Carla, personaggio avvolgente, che si racconta e ci racconta attraverso i dialoghi con l'amica Iside che, apparentemente, sembra essere molto diversa da lei.
Grazie a Carla, Caterina incontra Luca, brillante avvocato, non in carriera, ma dedito alla crescita  di ragazzi con problemi di inserimento, con famiglia burrascose o con realtà pericolose che ospita in una comunità, Villa Elena, di cui è responsabile.
Il romanzo è uno di quei libri che tiene compagnia, ho avuto la sensazione di trovarmi proprio lì, con loro, ora nel negozio di parrucchiera di Carla, ad ascoltare le sue conversazioni con Iside, ora in Calabria a casa dei genitori di Caterina, ad osservare una madre intenta a preservare l'apparenza, ora a Villa Elena insieme ai ragazzi, talvolta persino nell'auto gialla di Piera Mandelli, assistente sociale, donna d'acciaio, braccio destro di Carlo e supervisore di Villa Elena.
Che dirvi, questo romanzo vi appassionerà, lo amerete fin dalle prime pagine e quando avrete letto l'ultima pagina, già ne sentirete la mancanza!




 

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