mercoledì 15 giugno 2022

[Recensione] "La canzone di Achille" di Madeline Miller

 


"Noto una testa più chiara in mezzo alle decine di chiome scure e scarmigliate. Mi sporgo per vedere meglio. Capelli che spendono come miele al sole e tra le ciocche uno scintillio- la sottile fascia d'oro dei principi"


“La canzone di Achille” è un romanzo di Madeline Miller, tra i più famosi del momento, che ha appassionato in molti per la sua bellissima storia ed il modo in cui è raccontata nel periodo storico cui si inquadra.

Madeline Miller ci propone un viaggio retrospettivo nell’Antica Grecia, dove la storia è narrata in prima persona da Patroclo, principe figlio di Menezio, che dopo essere stato esiliato finisce per arrivare a Ftia, città greca governata dal re Peleo, che ha un figlio chiamato Achille, il quale è nato dall’unione con la ninfa del mare Teti.

Achille appare come un giovane bellissimo a gli occhi di Patroclo, che arrivato a Ftia e avendolo visto per la prima volta, capisce di provare qualcosa per lui; non solo un sentimento di affetto e tenerezza nei suoi confronti, ma molto di più. Inizialmente si sente intimorito per il semplice fatto di non essere notato dal giovane, e quindi di restare solo, ma quando capisce che Achille ricambia i suoi sentimenti, tra i due nascerà una relazione salda, commovente e resistente a qualsiasi complicazione. Non sarà infatti un amore tutto rosa e fiori, non mancheranno le numerose interferenze dall’esterno, ma soprattutto non mancherà uno degli eventi più brutali e cruciali della storia greca: la guerra di Troia.

Che dire di questo libro? Un Capolavoro dove storia e mitologia si intrecciano perfettamente fino a risultare in un quadro sorprendente e accattivante, che trascinano il lettore in una lettura scorrevole e appassionante. Ho amato molto la narrazione dal punto di vista di Patroclo, perché ha raccontato una delle più famose storie in assoluto, di una delle più famose epoche di guerra e di uno degli eroi assoluti della società greca da un lato completamente inedito, ovvero tramite gli occhi di un giovane innamorato e innocente.  Proprio per questo motivo ho amato molto la storia d’amore tra i due giovani.

Un altro dettaglio che mi ha compito molto è inoltre stata l’accuratezza dei dettagli per quanto riguarda l’inquadratura nel periodo storico, ma soprattutto il modo in cui l’autrice è riuscita a fondere perfettamente la storia raccontata nel libro con i fatti realmente accaduti e con le caratteristiche della mitologia greca; ad esempio con i tre pilastri portanti della società Greca Arcaica (la gloria, l’onore e la vergogna), oppure la presenza di alcuni termini di derivazione greca surante la narrazione.

L'Autrice: Madeline Miller

Madeline Miller ha un dottorato in lettere classiche alla Brown University e ha insegnato drammaturgia e adattamento teatrale dei testi antichi a Yale. Il suo primo romanzo, La canzone di Achille (Sonzogno, 2013), è stato un successo internazionale, ha vinto l’Orange Prize ed è stato tradotto in venticinque lingue. Pubblicato negli Stati Uniti e nel Regno Unito nel 2018, Circe (Sonzogno, 2019) ha scalato le classifiche dei libri più venduti del New York Times e del Sunday Times ed è stato “libro dell’anno” per le principali riviste letterarie americane. Nel 2021 è uscito il suo nuovo libro illustrato: Galatea.

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