“La figlia italiana” è un
romanzo che racconta la vita di Simona e della sua famiglia, di una madre e di
un padre che si sono molto amati ma che in seguito hanno visto incrinarsi il
loro matrimonio fino alla separazione definitiva.
Quando i genitori si
separano, a farne le spese sono sempre i figli, in qualche caso utilizzati
dagli ex coniugi per ferirsi e farsi male ulteriormente.
È quello che è accaduto a
Simona che si è sentita abbandonata dal padre, professore universitario, che
non solo si separa dalla moglie, ma decide di accettare un importante lavoro a
Parigi e trasferirsi, e in qualche modo rifiutata dalla madre.
Il rifiuto percepito da
Simona, ancora adolescente, sembra non avere logica spiegazione se non quella
che, dopo la separazione, la madre abbia iniziato a vivere in modo sregolato,
passando da una relazione all’altra.
Simona interpreta quella
freddezza, quel distacco, quel rapporto anaffettivo come la voglia della madre
di vivere liberamente senza impegni e responsabilità. La nonna materna e la zia
cercano di sopperire alla mancanza di affetti stabili della ragazzina che,
tuttavia, cresce coltivando rabbia nei confronti di entrambi i genitori.
La morte prematura e
improvvisa di questi ultimi getteranno Simona nella più totale solitudine e
tristezza, con un pieno di dolore e tante domande senza risposta. Un vuoto che
renderà anche Simona instabile, algida, taciturna, introversa, diffidente.
Fino a quando, dalla
Francia, un notaio non la convoca. Sembra che il padre le abbia lasciato
un’importante eredità.
Dal momento in cui Simona
va in Francia, la trama inizia ad avere un ritmo serrato ricco di colpi di
scena a cui non mancano momenti di intensa emozione, resi ancora più veri dalla
penna della scrittrice.
Il viaggio in Francia
consentirà a Simona, attraverso un percorso lungo, sorprendente e doloroso, di
avere le risposte a tutti i perché che l’hanno tormentata per tutta la vita.
E, dopo aver litigato ancora
con i genitori o meglio con le loro anime, Simona dovrà prendere un’importante
decisione. Infatti, dopo aver compreso finalmente il motivo della fuga del
padre e dell’allontanamento della madre, spetterà a lei decidere se perdonarli
e far pace anche con se stessa consentendosi un approccio alla vita più roseo e
sereno.
Un romanzo ben editato
che scava nell’animo umano e va dritto al cuore.
Recensione a cura di Silvia.
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