Da appassionata quale sono della storia della principessa Sissi di Possenhofen e della corte austriaca degli Asburgo, non potevo non leggere l'ultimo lavoro di Emily Pigozzi.
Credetemi, è un libro che ho divorato, un libro che intreccia realtà e fantasia, ma che mette in luce il carattere tormentato dell'Imperatrice d'Austria che amava più spesso rivestire il ruolo di regina d'Ungheria.
La vita di Sissi si intreccia per caso a Gödöllö, dove si trova la reggia d'Ungheria, a quella di una trovatella, Edith, che ha un segno caratteristico, due occhi di colore diverso, che l'hanno resa vittima di superstizione da parte della gente del luogo. Di origine gitana, quella trovatella, giunta alla reggia da chissà dove, era considerata da molti alla stregua di una strega, ma non da Sissi.
La regina era
straordinariamente aperta, rompeva tutti gli schemi, andava oltre le apparenze
e volle quella giovane ragazzine come sua cameriera.
Tra lei e Edith nasce con
il tempo un rapporto di fiducia: Sissi sa che si può fidare di lei ciecamente e
Edith ha nei confronti della sua regina devozione assoluta.
Una storia affascinante
quella che con il tempo si consoliderà tra le due donne.
Sissi farà di tutto per
far sì che Edith possa avere un riscatto sociale e la vita a cui anela. Un
amore, una famiglia, dei figli. Una normalità fatta di poche cose, frutto anche
di rinunce, ma costituita da sentimenti autentici.
Tutto ciò a cui Sissi
aveva dovuto rinunciare per assumere il ruolo che la vita o forse Franz, aveva
scelto per lei quando era solo poco più di una bambina: quello dell’Imperatrice
d’Austria.
Complimenti all'autrice che ha saputo regalarci una storia affascinante con uno stile elegante e al contempo semplice da leggere.
Recensione a cura di Silvia.
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