“Non esistono
amori puri. Ogni storia porta con sé luce e ombra. Bisogna accettarle entrambe,
solo se si riesce a farlo potrai affermare con certezza di aver trovato il vero
amore. Quello che ti lega per l’eternità.”
Non è il primo libro che
leggo di questa autrice che, ogni anno, per Natale, ci regala dei piacevoli
romanzi ambientati nella magica atmosfera natalizia.
Questo nuovo lavoro, però,
mi ha sorpresa perché denota una non indifferente crescita nello stile
narrativo.
Blake non è solo il titolo
del nuovo libro di Francesca Palamara, ma anche il nome dell’affascinante
protagonista che, insieme ai suoi fratelli, Ian, Henry e Jack, i fratelli Even
appunto, ha una band, che sebbene sia ancora emergente, sembra sia già molto
apprezzata.
A completare il quadro della
famiglia Even c’è l’unica sorella, Marika, e un’adorabile nonna che gestisce
una locanda e che si è presa cura di loro, crescendoli con amore
Ed è proprio in questa
locanda che prenderà una camera Juliet, la protagonista femminile.
Attorno ai protagonisti
principali, ruotano molti altri personaggi.
Vi stupirete perché, sebbene
i personaggi di questo libro siano tanti, Francesca Palamara ha saputo
delinearli talmente tanto bene da renderli unici e indimenticabili, ma non
solo. È riuscita a intrecciare le vicende dei personaggi secondari creando
delle storie nelle storie, come quelle che vedono come protagonisti Marika o
Ian. Appassionanti storie age-gap che vi faranno trepidare e battere il cuore.
I protagonisti indiscussi
sono Blake e Juliet, che sembrano essere molto diversi, ma che hanno in comune
due relazioni finite, due delusioni d’amore, due tradimenti che li avevano
portati a fuggire dai loro partner.
Quando però il destino li ha
fatti incontrare, tra loro è stata pura magia. Diffidenti verso l’amore, eppure
tra loro è nata un’attrazione irresistibile, a cui, giorno dopo giorno, è stato
impossibile resistere.
Si avverte la tensione
emotiva, il pathos, quella sorta di magone, di buco allo stomaco, di
batticuore, tipici di un amore che sta per esplodere.
La capacità dell’autrice è
stata quella di rendere la forza di un sentimento che nasce e cresce
vertiginosamente in poco tempo.
Le scene d’amore sono
descritte in modo prorompente, ma mai volgari; emozionanti, ma mai scontate.
Blake si innamorerà
perdutamente di Juliet e quel sentimento lo vedrete quasi uscire dalle pagine.
“È la mia
Muse, lo è sempre stata anche quando non sapevamo dell’esistenza l’uno
dell’altra. Le nostre anime si sono cercate fino a trovarsi e ora non ho
intenzione di lasciarla andare.”
E Juliet abbatterà ogni
difesa perché Blake è l’uomo che ha sempre cercato.
“Voglio un
uomo per cui io sia sempre la prima scelta.”
Anche i personaggi
antagonisti non sono scontati, non cadono nei cliché. Sono reali, come forse lo
sarebbero nelle dinamiche della vita.
E come molto spesso nella
realtà, i cattivi rimangono cattivi e altri diventeranno buoni attraverso un
cammino non facile: quello del pentimento attraverso l’ammissione delle proprie
colpe.
Vorrei spendere due parole
per la nonna Tina. Dolcissima figura dedita alla famiglia, un giudice super
partes che risulta essere il vero collante della famiglia. Nonna Tina è la
garanzia che finché lei sarà in vita la famiglia sarà unita. Una nonna che
sembra osservare senza intervenire per tutta la durata della trama, ma che alla
fine si dimostrerà essere un’attenta osservatrice che saprà intervenire nel
momento giusto, dimostrando tutta la sua saggezza.
Un romanzo ricco di colpi di
scena, una trama mai scontata, un music romance con componenti age gap che fa
sognare.
Ringrazio l'autrice per la collaborazione!
Recensione a cura di Silvia.
Nessun commento:
Posta un commento