mercoledì 24 aprile 2024

Recensione: "Runner heart" di Isabella Vinci

 


Runner heart è un sport romance che affronta il tema della forza dell’amore. L’amore che lega due sorelle e quello che può legare un uomo e una donna.

L’amore viene raccontato con tutta la sua forza prorompente capace di superare enormi barriere, come quelle causate dall’assenza o meglio dalla non presenza, dalla malattia, dalla diffidenza, dai luoghi comuni, dalla convenzioni imposte dalla società e dalla differenza d’età.

Rebecca ha un solo scopo nella vita: ritrovare la sorella Rosalyn, scomparsa all’improvviso misteriosamente. Per tutti, la ragazza era una studentessa modello, un valido elemento della Columbia, una componente della squadra di atletica allenata dal coach Elijah Jenner.

La scomparsa di Rosalyn coincide con un grave incidente che vede coinvolto proprio il suo coach che viene ridotto in fin di vita da ignoti e in seguito al quale si salva miracolosamente, riportando tuttavia un grave danno neurologico.

Elijah  si ammalerà di prosopagnosia, una malattia a causa della quale non riesce a riconoscere le persone dal volto.

Proprio in quel momento di grande difficoltà,  compare Rebecca che si insinua nella sua vita e si infiltra nella squadra da lui allenata, che era la stessa a cui apparteneva la sorella, con la convinzione che i due eventi drammatici siano collegati e che l’uomo possa darle tutte le risposte che lei cerca da tempo.

Rebecca però non sa che Elijah non riconosce i volti e che purtroppo la scambia con Leanne, la sua ex fidanzata che l’ha lasciato nel momento più difficile della sua vita e di cui è ancora follemente innamorato.

Per Elijah, Rebecca è Leanne, solo che è più dolce e accondiscendente, sa cucinare e ha doti che non ricordava che la sua ex avesse.

Rebecca sfrutta quell’occasione per carpire informazioni utili per poter ritrovare la sorella. In quel gioco di ruolo, in cui la mente di lui è annebbiata, mentre lei finge di essere un’altra persona, le loro vite si intrecciano, gli equilibri saltano, come gli schemi di vita, le certezze crollano e all’improvviso sono entrambi travolti dagli eventi che prendono una piega inaspettata. Perché se è vero che Rebecca non è Leanne, è vero invece che Elijah è un uomo innamorato di Leanne o forse del ricordo di lei.

La vita di Rebecca si sdoppia: a casa di Elijah lei è Leanne; a scuola, mentre corre in staffetta con la squadra, lei è Rebecca e lui è il suo coach, che non riesce a riunire sotto un’unica identità la stessa persona. Elijah  non si rende conto che Rebecca è sempre la stessa persona. Così a scuola è scostante, severo, autoritario, a tratti sgarbato; a casa è un uomo appassionato che cerca di reprimere ciò che prova visto che Rebecca/Leanne gli ha fatto capire che sta con lui solo per aiutarlo nella ripresa.

L'autrice, attraverso un sottile gioco di essere e apparire, presenta una trama avvincente in cui corrono prima parallele e poi si ntrecciano le vicende di Rebecca ed Elijah e di Rosalyn.

Le vicende di quest'ultima aprono un ampio spunto di riflessione sul mondo giovanile, sulle problematiche e sulle difficoltà e sul tema delle cattive amicizie.

Il romanzo è anche un affascinante e travolgente age gap, con un tocco di spicy romance, che saprà appassionare il lettore. 


⭐⭐⭐⭐

SILVIA


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