mercoledì 22 maggio 2024

[Recensione] "Come un bucaneve" di Giovanna Caldara

 


“Se consideriamo la felicità non come condizione permanente, questo sarebbe impossibile, ma come un’unione di minuscoli attimi perfetti, non dovrebbe l’amore reciproco generare questi attimi?”

Come un bucaneve di Giovanna Caldara è un piccolo gioiello, una storia calda e avvolgente che riscalda il cuore. Un romanzo che ruota sulla forza dei sentimenti, sulla capacità di rialzarsi dopo una brutta caduta. Un romanzo che racconta la forza delle donne sullo sfondo di una Venezia tutta da gustare.

La protagonista è Sveva, una giovane donna che, dopo la morte dell’adorata nonna, è rimasta sola. Il fidanzato storico l’ha lasciata, ma in realtà il loro era un rapporto logoro e tutt’altro che passionale. Stavano insieme per abitudine, insoddisfatti l’uno dell’altra, troppo diversi, troppo distanti. La sensazione di solitudine si percepisce tra le pagine ed è dolcissimo e commovente il ricordo che Sveva ha della nonna.

La vita con mia nonna era scandita da piccoli rituali. C’era il tè con i frutti di bosco dopo aver finito di studiare, quando lei rientrava dal lavoro. C’erano i film sdolcinati che non ho mai ammesso di amare quanto lei. C’erano le nostre passeggiate a braccetto quando lei beveva il suo orzo macchiato lasciando il suo rossetto rosa stampato sulla tazza.”

A rendere le giornate di Sveva ancora più pesanti è la perdita del lavoro. Tutto sembra andarle storto finché un giorno, passeggiando per Venezia, non si imbatte in una polveroso e disordinata libreria di testi antichi e usati.

La proprietaria è Ines, ma l’anima di quella libreria è una gatta, Luna, che sembra comprendere il linguaggio degli umani.

Luna è più di una gattina in questo romanzo: è un grillo parlante, una sorta di deus ex machina che entrando nella vita di Sveva, in modo apparentemente silenzioso, la migliora.

Ines decide di assumere Sveva nella sua libreria: una giovane che sappia gestire l’archivio e che gestisca le prenotazioni e le vendite on line è ciò di cui l’anziana libraia ha bisogno.

Da quel momento nella vita di Sveva entreranno un po' per caso o forse per destino dei personaggi che diventeranno, da estranei, punti fermi della sua vita e coloreranno le sue giornate: una gattina diventerà la sua nuova coinquilina, un anziano signore, con un passato da panificatore, sarà un incontro fisso il sabato pomeriggio. In qualche modo le ricorderà la nonna, soprattutto quando le porterà quei deliziosi panini alle olive che la nonna le comprava spesso. Infine due corteggiatori: uno più concreto, l’altro è solo un uomo che chatta con lei attraverso la mail della libreria, un uomo che con le sue parole le rapisce il cuore e l’anima.

L’amore però ha bisogno di coraggio, anche per uscire allo scoperto.

Come un bucaneve è una romanzo che fa della sua semplicità la forza. L’ho adorato!

In ogni pagina ho ritrovato qualcosa da segnare, frasi che sembrano delle vere massime e che racchiudono tanta verità.

Recensione a cura di Silvia.



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