“Se consideriamo la
felicità non come condizione permanente, questo sarebbe impossibile, ma come
un’unione di minuscoli attimi perfetti, non dovrebbe l’amore reciproco generare
questi attimi?”
Come un bucaneve
di Giovanna Caldara è un piccolo gioiello, una storia calda e avvolgente che
riscalda il cuore. Un romanzo che ruota sulla forza dei sentimenti, sulla
capacità di rialzarsi dopo una brutta caduta. Un romanzo che racconta la forza
delle donne sullo sfondo di una Venezia tutta da gustare.
La protagonista è Sveva,
una giovane donna che, dopo la morte dell’adorata nonna, è rimasta sola. Il
fidanzato storico l’ha lasciata, ma in realtà il loro era un rapporto logoro e
tutt’altro che passionale. Stavano insieme per abitudine, insoddisfatti l’uno
dell’altra, troppo diversi, troppo distanti. La sensazione di solitudine si
percepisce tra le pagine ed è dolcissimo e commovente il ricordo che Sveva ha
della nonna.
“La vita con mia nonna
era scandita da piccoli rituali. C’era il tè con i frutti di bosco dopo aver
finito di studiare, quando lei rientrava dal lavoro. C’erano i film sdolcinati
che non ho mai ammesso di amare quanto lei. C’erano le nostre passeggiate a braccetto
quando lei beveva il suo orzo macchiato lasciando il suo rossetto rosa stampato
sulla tazza.”
A rendere le giornate di
Sveva ancora più pesanti è la perdita del lavoro. Tutto sembra andarle storto
finché un giorno, passeggiando per Venezia, non si imbatte in una polveroso e
disordinata libreria di testi antichi e usati.
La proprietaria è Ines,
ma l’anima di quella libreria è una gatta, Luna, che sembra comprendere il
linguaggio degli umani.
Luna è più di una gattina
in questo romanzo: è un grillo parlante, una sorta di deus ex machina che
entrando nella vita di Sveva, in modo apparentemente silenzioso, la migliora.
Ines decide di assumere
Sveva nella sua libreria: una giovane che sappia gestire l’archivio e che
gestisca le prenotazioni e le vendite on line è ciò di cui l’anziana libraia ha
bisogno.
Da quel momento nella
vita di Sveva entreranno un po' per caso o forse per destino dei personaggi che
diventeranno, da estranei, punti fermi della sua vita e coloreranno le sue
giornate: una gattina diventerà la sua nuova coinquilina, un anziano signore,
con un passato da panificatore, sarà un incontro fisso il sabato pomeriggio. In
qualche modo le ricorderà la nonna, soprattutto quando le porterà quei
deliziosi panini alle olive che la nonna le comprava spesso. Infine due
corteggiatori: uno più concreto, l’altro è solo un uomo che chatta con lei
attraverso la mail della libreria, un uomo che con le sue parole le rapisce il
cuore e l’anima.
L’amore però ha bisogno
di coraggio, anche per uscire allo scoperto.
Come un bucaneve è una
romanzo che fa della sua semplicità la forza. L’ho adorato!
In ogni pagina ho
ritrovato qualcosa da segnare, frasi che sembrano delle vere massime e che
racchiudono tanta verità.
Recensione a cura di Silvia.
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