“Love Shall Not” è un interessante photographic novel di Manlio Castagna e Marco Magnone, presentato lo scorso maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Il libro si presenta a metà tra un graphic novel e un fotoromanzo, i cui protagonisti sono Sofia Bulgarelli e Andrea Arru. Il libro esplora, tramite una serie di foto, i sentimenti tra Vins e India. India è agli esordi di una carriera da deejay, mentre Vincs è un ragazzo piuttosto introverso e solitario con problemi in famiglia. Di una cosa, però, è certo: per India ha sempre provato qualcosa, un affetto profondo che non è mai riuscito a confessare. La stessa cosa si potrebbe dire di India, se non fosse fidanzata con Vittorio.
Quando, durante una festa, i due vengono invitati a prendere parte a un progetto fotografico denominato “Love Shall Not”, si troveranno in un momento fondamentale della loro storia: scegliere, o meno, se liberare le loro “farfalle” e lasciarsi andare al legame che da sempre li lega, ovvero di far diventare quel legame un vero e proprio amore.
Mi viene difficile descrivere a parole questo libro. La sensazione durante la lettura, già a partire da una semplice sfogliata, è semplicemente travolgente. È come entrare un film, guardarne ed esaminarne ogni fotogramma.
Credo che l’originalità di questo progetto stia proprio nella sua forma: come ben sappiamo, il fotoromanzo è un genere letterario che esiste già da un po’ di tempo e credo che Love Shall Not sia un ottimo modo per rilanciarlo nelle nuove generazioni. Inoltre credo che sia anche una forma di comunicazione molto importante per capire come, a volte, il silenzio sia più importante di mille parole. Essendo un libro diverso dal solito (in cui le pagine non sono piene di parole da cima a fondo) e una forma di comunicazione non verbale, la storia si snoda attraverso dei fotogrammi, in cui è possibile conoscere le mosse e i sentimenti dei protagonisti dalle loro espressioni facciali e dai loro gesti: è una comunicazione silenziosa in cui per capire è necessario osservare.
Per questo motivo credo che sia un’opera di cui si sentiva la necessità. Spero di vederne altri dello stesso genere. Davvero una bella scoperta!
Credo, inoltre che sia necessario fare una menzione di merito alla grafica, un capolavoro di foto e illustrazioni che si intervallano molto armoniosamente.
Ho avuto anche il piacere immenso di presenziare alla presentazione del libro, a cui sono stati presenti gli autori con Andrea Arru e Sofia Nicolini, anche lei presente nel fotoromanzo.
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