“La prima reporter donna della Storia ci
insegna che la penna è un’arma potentissima per cambiare il mondo”.
“Scritto con coraggio” è
un breve saggio uscito dalla penna di Alessia Cannizzaro dedicato alla figura
di una donna e di una giornalista: Nellie Bly.
Era nata in Pennsylvania
nel maggio del 1864 e non aveva avuto un’infanzia facile. D’origine benestante,
dopo la prematura scomparsa del padre, la madre aveva sposato un uomo violento
e dedito all’alcool. La giovane Elizabeth, nome all’anagrafe di Nellie, era
cresciuta vittima di dinamiche familiari complesse e violente. Era stato
durante gli anni della crescita che aveva maturato l’idea di voler essere una
donna autonoma e indipendente, libera di fare le sue scelte, capace di badare a
se stessa e di potersi mantenere da sola. A differenza delle donne del suo
tempo, non aspirava ad alcun matrimonio. Visse in un’epoca di grandi
cambiamenti sociali, desiderava poter studiare ma non aveva denaro e si adattò
a svolgere svariati mestieri. Finché una giorno, leggendo un articolo di un
giornale sulla condizione della donna, relegata al solo ruolo di moglie e
madre, si indignò e scrisse una lettera, in cui manifestava tutto il suo
disappunto, proprio al direttore di quel giornale.
La lettera aveva talmente
tanto carattere che al direttore sembrò scritta da un uomo tanto da desiderare
di conoscerlo e di offrigli il posto di redattore. Invece a presentarsi fu
proprio Nellie.
La vita di questa donna,
che ha avuto una grande fiducia in se stessa e nelle sue potenzialità, è
veramente straordinaria. È stata una donna
coraggiosa che è riuscita in imprese fuori dal comune, come quando si propose,
riuscendoci, di girare il mondo in 72 giorni oppure quando si finse pazza per
farsi internare in un manicomio femminile per osservare, documentare e
denunciare la condizione disumana in cui vivevano le donne internate. Nellie fu
un’icona femminista, un’attivista, una straordinaria imprenditrice, una grande
giornalista, ma fu soprattutto esempio di intraprendenza e di indipendenza
femminile. Dimostrò con la sua vita, con le sue opere e il suo coraggio, che le
donne possono raggiungere risultati degni di nota, pur non avendo un solido
sostrato economico, in un’epoca in cui la donna era relegata a casa e passava
dalle dipendenza del padre a quella del marito.
Si sposò a trentuno anni
con il settantatreenne Robert Seaman, da cui ereditò un’azienda che riuscì a
gestire benissimo, ampliando i guadagni, che le diede la possibilità di operare
grandi cambiamenti nell’industria.
Questo è un breve saggio
in edizione tascabile che merita di essere letto per conoscere un personaggio
non noto a molti che merita maggiore visibilità per l’esempio di vita e di
coraggio che ci ha lasciato in eredità.
Recensione a cura di Silvia.



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