“La Danza del Destino” è
il nuovo romanzo di Vittoria Calì. Una storia delicata, ma che ha il potere di
commuovere e raggiungere il cuore.
La protagonista è la
giovane Alice Ferrari, una ballerina di danza classica di diciotto anni che ha
appena ottenuto una borsa di studio per l’Accademia della Scala di Milano. È
per lei l’occasione della sua vita, un sogno che diventa realtà. Decide quindi
di iniziare questa nuova vita con la sua migliore amica Giulia, sempre pronta a
sostenerla.
I primi giorni
all’Accademia le permettono di conoscere la maestra Anna Bianchi, un’insegnante
esperta e donna distinta e l’affascinante Edoardo Villa, ventiduenne, ex
ballerino che suscita in Alice un sentimento dicotomico, fatto di contrasti: da
un lato è attratta da lui, ma dall’altro rimane diffidente. C’è qualcosa che la
spinge sempre a stargli lontana, benché egli si dimostri sempre molto cortese e
gentile nei suoi confronti.
Da quando si incontrano
per caso a lezione, qualcosa scatta tra i due. Da un primo sguardo fugace, da
due occhi che si incontrano nasce qualcosa. Da quel momento Alice inizia a
chiedersi chi sia quel ragazzo, quale sia la sua storia e perché sembri tanto
irresistibile quanto misterioso.
La risposta Alice non la
conosce, ma capisce che Edoardo ha un segreto da nascondere. E c’è chi continua
ad affermare, tra musica classica e passi di danza, che lei dovrebbe tenersi
lontana da lui. Forse, però, il Destino li potrebbe portare insieme da un
momento all’altro.
Ho letto con grande
attenzione e interesse. Alice è una ballerina con il grande sogno della Scala
di Milano ed è al contempo un personaggio molto dolce e piacevole. La scelta dell’autrice di avere
utilizzato i POV alternati, con una prevalenza di quello di Alice, mi ha reso
possibile conoscerla a fondo. Durante la lettura mi sembrava infatti di avere
instaurato con lei un dialogo, una sorta di corrispondenza epistolare. Di Alice
ho conosciuto tutto: emozioni, sentimenti, sogni e paure.
È una ragazza di grande dolcezza e umanità a
cui mi sono affezionata fin da subito. Ogni capitolo mi ha permesso divenire a
contatto con il suo amore per la danza. Io stessa, ballerina (ma nel campo
della danza sportiva) ho ammirato il modo molto realistico in cui vengono
descritti i passi di ballo, sembra di eseguirli in prima persona.
Edoardo mi è risultato
fin dal primo momento un personaggio accattivante, che ho conosciuto sia
attraverso il suo racconto che attraverso Alice. Tra di loro si instaura un
rapporto coinvolgente, dolce al punto giusto, senza cadere nei cliché.
Credo che a rendere la
penna di Vittoria Calì unica e riconoscibile sia la delicatezza e sensibilità
con cui ogni tema viene trattato. Il suo romanzo è infatti un dark romance,
poiché si fa portavoce di tematiche quali i disturbi alimentari, il bullismo e
l’ansia. Sebbene si tratti di argomenti pesanti e difficili da scrivere, qui
vengono trattati con grande consapevolezza, in modo da risultare scorrevoli.
Per queste motivazioni,
“La Danza del Destino” è un libro da leggere, che mi ha fatto emozionare e per cui aspetto con fervore un secondo
volume!
Recensione a cura di Serena.
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