“Gli incantevoli giorni
dei Shirley” è il secondo volume della serie “I quattro misteri” di Fairy Oak.
Se vuoi sapere cosa è successo vieni a leggerlo.
Felì ha già raccontato
una storia delle quattro alle sue amiche, e ha parlato di una mitica avvenyura
vissuta da Capitan Grisam Burdock, dai suoi amici e l’importanza dell’amore per
molti al villaggio. Adesso è ora del secondo racconto, la cui protagonista è Shirley,
strega dai poteri spettacolari.
Con l’arrivo della
primavera a Fairy Oak succedono cose strane. Primavera significa fiori, novità,
sole, ma al villaggio non sembra essere così; piove, neve e come se non
bastasse grandina! Allora per passare un pomeriggio Vaniglia, Pervinca e Flox
decidono di andare a fare visita alla loro amica Shirley, che possiede
l’infinito potere ereditato dalla madre, che le consente di creare e di
distruggere, quindi è come se possedesse sia il potere della luce che quello
del buio. Sembra una gran fortuna, però questo regalo ha un prezzo: dev’esserci
al mondo sullo una strega che possieda questo potere e la madre è scomparsa il
giorno della nascita della figlia.
Durante la visita a casa
di Shirley, le ragazze vedono che la loro amica ha trovato un ricettario in
rima molto strano: il Ricettario di Nonna Austerità, contenente
ingredienti molto strani e provano a leggere una “ricetta” che contiene
l’indizio di essere risolta durante l’equinozio di primavera. Alcuni spazi,
però, sono vuoti e le amiche tentano di completarla rimando con tante parole,
ma non riescono a dare un significato alla ricetta. È allora che intervengono i
loro amici che vivranno moltissime avventure talvolta cacciandosi nei guai.
Riusciranno a risolvere quell’indecifrabile ricetta? Spetta a voi lettori
scoprirlo.
Un libro intrigante e avvincente come tutti quelli della saga Fairy Oak, riesce a lasciare il lettore sulle spine fino all’ultimo momento regalandogli un finale inaspettato, ma allo stesso tempo commovente. In certi punti è anche buffo e strappa qualche risata proprio per la curiosità dei protagonisti nel venire a capo della verità e la voglia di svelare un mistero celato tra le pagine di un misterioso ricettario. L'autrice utilizza molto spesso la suspence, tecnica letteraria in cui il lettore viene tenuto sulle spine per alcuni istanti in modo da rendere la narrazione sempre più intrigante. Dettaglio che ho apprezzato molto. Tra tutti quelli letti finora, penso che questo sia proprio quello che mi sia piaciuto di più. Come sapete già, a me piacciono racconti fantasy, che parlino di avventura e di amicizia e che diano un messaggio. I libri della saga "Fairy Oak" rispecchiano perfettamente queste tre caratteristiche ed è per questo che mi piacciono così tanto.
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