giovedì 25 novembre 2021

[Recensione] "La locanda di Asellina" di Rosa Tiziana Bruno

Recensione a cura di Serena 



Immaginiamo di essere padroni del tempo e di poterlo percorrere a ritroso fino a trovarci nell’Impero romano. Alle falde del Vesuvio, nella città di Pompei, incontriamo una madre che indaga su fatti misteriosi insieme ai suoi figlioli. Si tratta di Asellina, donna realmente esistita e che gestiva una locanda in città. Insieme a lei intraprendiamo un viaggio alla scoperta di emozioni, speranze, giochi, abitudini della Pompei antica, attingendo ai dettagli storici autentici. Seguendo la scia degli aromi della sua cucina, ci immergiamo in un passato che sorprende per la sua straordinaria attualità. La trama ha i toni del giallo, ma è anche un percorso culinario. Le ricette di Asellina legano tra loro gli episodi avvincenti, fino alla fine. Sono ricette ricostruite fedelmente, gustose e facili da preparare ancora oggi. Questo romanzo è per i ragazzi, ma in realtà sorprende e incuriosisce tutti, rivelando le innumerevoli analogie che ci legano ai nostri predecessori e che anticipano un pezzetto del nostro futuro. Un tuffo avventuroso nella Storia per scoprire che non è una disciplina sterile, ma il meraviglioso racconto del fluire della vita.


Interessata sempre di più alla storia dell’antica Roma, ma soprattutto di Pompei ho deciso di leggere La locanda di Asellina, in modo di conoscere meglio la misteriosa Pompei

Un racconto intrigante, avvincente e appassionante che permette al lettore di compiere un vero e proprio viaggio nel tempo e potere rivivere gli splendori e le tradizioni dell’antica Pompei e dell’Impero Romano insieme al personaggio di Asellina, proprietaria e cuoca di una locanda.

Tra antiche ricette, curiosità ed eventi storici viene trattato un caso che sembra iniziare proprio nella locanda di Asellina, con la comparsa di strane monete dal centro rosso, ma soprattutto dallo strano comportamento delle tre locandiere al suo servizio. Le monetine iniziano a diffondersi in città ed è allora che Marcus, curiosissimo ed intelligentissimo figlio di Asellina, decide di investigare anche a costo di mettersi quasi nei guai a volte, ma la sua curiosità riuscirà a svelare un mistero sorprendente.

Essendo un libro ambientato in una locanda pompeiana, nel corso della storia vengono nominate numerose ricette latine, cibi e ingredienti molto utilizzati nell’antica Roma che vengono approfonditi alla fine, spiegandone l’uso e la preparazione, ma non solo. Vengono nominate anche parole in latino che vanno fuori dai termini culinari, rendono la lettura ancora più interessante e vengono pertanto spiegate nell’appendice del libro. 

L’uso del latino pertanto invoglia ad approfondire sulla storia di Pompei e a conoscere segreti e scoperte che ci hanno permesso di conoscere la storia di una città rimasta intrappolata tra la lava del Vesuvio durante la violenta eruzione del 79 d.C. e in un tempo dove esistono splendore e misteri, cultura e tradizioni molto differenti dai giorni d’oggi.

Il linguaggio è molto semplice e comprensibile ed il libro è pieno di illustrazioni molto particolari che riproducono perfettamente il modo di vestirsi e pettinarsi dell’antica Roma.

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