mercoledì 19 ottobre 2022

[Recensione] "Dante", il nuovo film di Pupi Avati

 


Dante, il nostro Sommo Poeta, che tramite i versi della Divina Commedia ha reso la nostra letteratura celebre in tutto il mondo, è qui raccontato da Giovanni Boccaccio (Sergio Castellitto), esattamente colui che definì la sua Opera Divina.

In questo film, ambientato nell’anno 1350 e quindi dopo trent’anni dalla  morte di Dante, vedremo tra i protagonisti principali proprio Boccaccio che, per scontare la pena d’esilio subita da Dante durante la Guerra tra Guelfi Bianchi e Neri, dovrà portare una somma di dieci fiorini d’oro a Ravenna da Suor Beatrice, unica figlia di Dante rimasta in vita. Inizia così per Giovanni un viaggio di sei giorni e sette notti durante il quale, scortato da Donato degli Albanzani (Enrico Lo Verso), comincia a ricordare la vita di Dante (Alessandro Sperduti, durante la giovane età) sin dall’infanzia fino alla sua morte. Durante questo viaggio retrospettivo nella vita del poeta, viene data molta importanza all’incontro con la bellissima Beatrice (Carlotta Gamba) e al suo saluto, che rimarranno tra i ricordi più lieti e importanti della vita di Dante. Beatrice, infatti sarà fonte d’ispirazione per la maggior parte della sua carriera letteraria.

Dante, però, non viene presentato solo come poeta, ma anche come un uomo dotato di sentimenti, carattere e strategia politica. Vengono raccontate le sue emozioni verso Beatrice, il suo dolore per la morte dell’amata e il matrimonio forzato con Gemma Donati, dalla quale riuscirà ad avere dei figli. Si parla anche delle sue posizioni contro i Guelfi Neri, dell’elezione alla carica di Priore e dell’incontro con il Papa Bonifacio VIII, che gli costerà l’esilio a vita.

Ho sentito dire che in molti hanno creduto questo film un po’ romanzato ma, al contrario, io l’ho trovato molto realistico soprattutto durante la guerra tra Guelfi Bianchi e Guelfi Neri; a me, personalmente, è piaciuto davvero molto. Essendo un’appassionata di Dante e della sua produzione letteraria, ho apprezzato questa sua visione non solo come poeta ma anche come uomo, perché ho avuto una conoscenza più completa della sua persona che avrei voluto avere già da più tempo.

Gli attori del cast e la regia sono una garanzia; già appena ho visto i loro nomi proiettati sul grande schermo ho capito che avrei visto un film memorabile. Gli attori, infatti, hanno fatto sì che potessi vivere appieno alcune scene e che potessi immedesimarmi nelle loro azioni. Ho conosciuto un lato inedito di Dante, interpretato da Alessandro Sperduti con una delicatezza unica e sola, e ho visto anche un Giovanni Boccaccio differente: Sergio Castellitto è riuscito a dargli una figura da amante dei versi di Dante, con la sua incredibile capacità di immedesimarsi nei personaggi rappresentati.

Ci sono state solo poche scene che avrei omesso, perché un po’ confuse o dal contenuto troppo forte per soggetti sensibili, ma a compensare il tutto c’è un finale molto commovente, che scoprirà una pagina inedita del Sommo Poeta.

⭐⭐⭐⭐.5

 

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