mercoledì 23 agosto 2023

[Recensione] "E se fossero pochi, ti aspetterò altri cento anni" di Ylenia Avellino Fiorino

 


"Amare è quando attendi il suo ritorno all'imbrunire e ti preoccupi se tarda. Quando prima di uscire ti bacia teneramente le labbra e il suo tocco ti accompagna per tutta la giornata. Quando vede che sei stanca e si alza nel cuore della notte per accudire il bambino piangente. Quando pensi che, nel momento in cui le tue mani diventeranno rugose macchiate dagli anni, deboli e tremanti terranno le mani altrettanto deboli e tremanti del tuo amato."

Ciao a tutti! Oggi sono lieta di lasciarvi la recensione di "E se fossero pochi, ti aspetterò altri cento anni" in collaborazione con Ylenia Avellino Fiorino.

Rosalinda è una scrittrice che, desiderosa di un po' di relax e di fuggire dalla sua vita per un po' di tempo, si concede una vacanza con sua figlia al paesino di Vieste, dove aleggia il mito di Pizzomunno e Cristalda.

Una sera la figlia le chiede di raccontarle una storia, quindi Rosalinda decide di parlarle di tale storia.

Cristalda era una ragazza dai capelli d'oro e particolarmente abile a cucire, mentre Pizzomunno era un pescatore che viveva sulla spiaggia, dove veniva continuamente adocchiato dalle sirene bramose di incantarlo.

Fin dal loro primo incontro sulla spiaggia capirono che tra loro c'era qualcosa di speciale, qualcosa che li avrebbe tenuti legati per sempre,  contro il tempo e le avversità altrui, tra cui trovarono la sirena Partenope che, gelosa dell'amore tra i due, non esitò a mettere loro i bastoni tra le ruote.

La storia è pienamente collocata in una realtà fantastica, dove gli dèi incontrano gli umani e altre creature tipiche dei miti greci.

La relazione di Cristalda e Pizzomunno mi ha appassionata molto, perché i loro sentimenti sono vivi e pulsanti e la sincerità del loro amore è incrollabile di fronte qualsiasi ostacolo.

Le loro emozioni si intrecciano tra passione, speranza, tenerezza, felicità e immancabile dolore.

Inoltre il linguaggio dell'autrice è credibile e versatile e si adatta a qualsiasi situazione: dall'amore tra Cristalda e Pizzomunno alla gelosia di Partenope e alle discussioni tra gli dèi.

È evidentemente scritto anche da una persona che conosce il mito e che, probabilmente, avrà seguito gli studi classici, perché compaiono anche altre leggende del mondo greco che giustificano eventi che si verificano nel corso della storia.

Le descrizioni presenti contribuiscono anche ad avere un'idea più chiara e nitida dei personaggi e, soprattutto, dei luoghi, che risultano realistici e a tratti paradisiaci.

Il mito, però, richiama anche la realtà grazie alla cornice cui si lega la storia di Rosalinda. Il finale mi ha lasciata senza parole, non mi aspettavo il modo in cui si concludesse, quindi ho dovuto pensare un po' al messaggio lasciatomi dal libro.

A volte non tutti hanno la possibilità di essere amati nel modo in cui meritano e le relazioni non sono sempre lisce come l'olio, ma bisogna lottare e andare avanti nonostante le difficoltà per trovare ciò che veramente può dare felicità.

Il libro, infine, risulta molto scorrevole e appassionante.

Recensione a cura di Serena

⭐⭐⭐⭐

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