“La Sartoria degli amori
imperfetti” è un’esilarante commedia romantica che racconta la storia di
Concetta Paternò, una sarta vivace ed esuberante di grande esperienza in fatto
di vestiti e stoffe, che vive a Marsala con il pacato marito Salvatore, l’anziana
barboncina Molly, sua madre, la saggia nonna Erasma, e le sue tre figlie,
Giulia, Laura e Anna.
La sua vita è
apparentemente perfetta: ha una famiglia che ama e un lavoro che la soddisfa a
fianco delle sue amiche Ada e Luigia. Almeno così sembra finché non subentrano
i fidanzati delle figlie: tre generi uno più strano dell’altro, che non le
piaceranno per niente. Gelosa delle tre figlie, meditando sul balcone in
compagnia della sua pipa e della paziente Molly, creerà il famigerato Podio
dei generi, per capire chi dei tre sia il migliore e chi il peggiore.
I piani di Concetta, che
prevedevano che le figlie venissero a lavorare nella sartoria, saltano
improvvisamente in aria: Giulia andrà a lavorare con il fidanzato Umberto in
una sala ricevimenti, Laura deciderà di lavorare nella bottega del padre e Anna
avrà ben altre aspettative al fianco del suo ragazzo, l’eccentrico Mauro, che susciterà
non pochi sospetti in Concetta.
Tutto sembra procedere in
maniera piuttosto movimentata, ma tutto sommato senza intoppi, finché Concetta non
riceverà una bella sorpresa quando anche Laura troverà il suo cavaliere.
Questo libro è l’ideale
per soddisfare l’esigenza di una lettura leggera e scorrevole. Donna Concetta è
senza ombra di dubbio il mio personaggio preferito, perché con i suoi modi di
fare e le sue usanze all’antica riesce a tenere l’attenzione di chi
leggere sempre alta e a strappare una risata in ogni momento. Infatti, il libro
risulta piacevole in qualsiasi momento in cui venga aperto. Ciò che, però,
risulta ancora più divertente è il fatto che le persone che la circondano (ad
esempio il mite Salvatore e nonna Erasma) sono calme e tranquille, mentre lei può
diventare esplosiva come un petardo.
Ogni personaggio, inoltre,
ha sempre una caratteristica che contribuisce a distinguerlo e ciò rende la
narrazione ancora più fluida.
Durante la storia non
mancano alcuni colpi di scena che stravolgono le aspettative di Concetta
e anche quelle del lettore in meglio e incuriosiscono maggiormente a conoscere
il resto del libro.
Ancora più bello, infine,
risulta il finale, felice e commovente nello stesso momento, il modo perfetto
per chiudere una bellissima commedia romantica come questa.
I Paternò sono proprio l’esempio
di una famiglia perfetta, accogliente e sempre aperta ai nuovi membri.
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