“La ragazza sull’albero”
è un diario che l’attivista Julia Butterfly Hill scrisse a ventitré anni,
quando decise di salire su una sequoia alta ben cinquantaquattro metri, che
rischiò di essere abbattuta dalla Pacific Lumber, una delle principali
operazioni di disboscamento e segheria della California.
Julia, in seguito a un
incidente stradale in cui era stata precedentemente coinvolta, si era chiesta
come rendere omaggio al dono della vita e l’occasione si presentò non appena un
gruppo di attivisti la invitò a prendere parte alla loro missione per salvare
una foresta secolare da un feroce disboscamento.
Preparata, dunque, la sua
abitazione, le provviste e raccolti i suoi beni, Julia si avventura in un
percorso non solo di protesta, ma anche di crescita personale che durerà ben
738 giorni e che porterà a una vittoria che ha dimostrato che ogni piccolo
gesto, ma fatto con perseveranza può portare a grandi risultati. Durante tale
esperienza, Julia compie un grande salto dalla giovinezza all’età adulta, che le consente di acquisire
saggezza e determinazione.
You make the differnce
è il suo motto. La disobbedienza civile di Julia è riuscita a dimostrarsi più
civile e forte di ogni autorità e ha dato prova che ogni cosa è possibile.
Ciò che mi ha colpita è
stata l’originalità del suo gesto, del tutto inusuale e inaspettato per la
difesa di un’immensa foresta che sarebbe stata abbattuta spietatamente. La sua
dimostrazione di coraggio e disappunto, infatti è riuscita a dimostrare quanto
fosse empia l’azione della deforestazione e quanto potesse influire
negativamente sulla vita umana.
Il libro è pieno di belle
riflessioni sulla natura e sulla vita che confortano molto chi legge. Il diario
che l’ha accompagnata lungo la sua attività ambientalista diventa un vero e
proprio interlocutore, attraverso il quale si evince la sua impronta personale
e affettiva. Grazie alla storia, ma anche grazie al modo in cui è narrata, il
libro può anche assumere un tono più motivazionale e può invogliare a compiere e
portare al termine le nostre iniziative.
Il libro non è scritto da
una scrittrice professionista, infatti a volte è un po’ ripetitivo e ricco di
descrizioni che fanno perdere il filo del discorso e costringono il lettore a
tornare in dietro di qualche pagina o, al contrario, saltarle. Nonostante ciò,
è ricco di disegni, poesie e foto storiche a testimoniare l’incredibile avventura
di Julia.
⭐⭐⭐⭐