“C’era
Antonello Venditti che cantava la sua Grazie Roma, c’era Carlo Verdone
che nun ce credeva e che je stava a partì la pompa, come del
resto a tutti. E poi c’erano altre mille esultanze nelle case con gente che si
abbracciava. C’era Roma e la Roma.”
Champion
League 2018
“È difficile spiegare” è un
libro di Laura Valentini in cui l’autrice racconta il suo amore per la sua
squadra del cuore: la Roma.
Il suo racconto parte
dalle origini: da una sera in cui suo padre le fece guardare per la prima volta
una partita della Roma e l’emozione che ne scaturì, dando vita a una passione
viva e accesa per il calcio e per la squadra.
Lei stessa ammette di
avere avuto una passione decisamente diversa da quella delle sue coetanee, le
quali passavano il tempo a pettinare e vestire le bambole e a parlare di
vestiti e moda. Lei, invece, ha sempre amato il calcio. Pertanto, è evidente un
invito da parte del libro a non abbandonare mai le proprie passioni per i
pregiudizi altrui, dettaglio che ho apprezzato molto e che ho preso come una
lezione di vita.
Successivamente, l’autrice
ha avuto più volte l’occasione di poter andare allo Stadio Olimpico e guardare
le partite dal vivo, sperimentando la vera e propria adrenalina che si può
provare solo assistendo sulle scalinate dello stadio, quell’emozione che riesce
a muovere i tifosi e gli spettatori nel profondo spingendoli a esternare ogni
felicità nei gesti a volte più folli e smisurati.
L’autrice racconta anche
i colori più in vista allo stadio tra le bandiere, i fumogeni, i cartelloni e le
maglie giallo-rosse in continuo movimento e fermento nella speranza di segnare.
Tra partite che portano
gloria e onore a Roma, però, non mancano alcune sconfitte che rendono tristi e
dispiaciuti tutti i romanisti, come ad esempio la notte maledetta del 21
ottobre 2014, come viene definita dall’autrice.
Non mancano nemmeno occasionali
frecciatine alla Lazio, eterna rivale della Roma, anche se la squadra
giallo-rossa è riuscita a mantenere la sua supremazia nel calcio.
Tuttavia, i veri tifosi
non si abbattono e continuano a contare sui capisaldi della squadra, tra i
quali Francesco Totti e Daniele De Rossi. Loro sono giocatori della Roma,
bensì sono loro stessi la Roma, nel loro sport, ma anche nei loro gesti.
Il loro ritiro fu
qualcosa di inspiegabile, per l’autrice fu la causa di un lungo pianto proprio
come fossero stati suoi familiari. Totti e De Rossi hanno costituito un’era, un
esempio e un vero e proprio stile di vita per i Romanisti; sono stati l’onore
di una nota squadra calcistica e, nella loro semplicità, hanno mostrato tutta
la loro umiltà e bontà d’animo al pubblico, che a sua volta ha dimostrato ai
giocatori il supporto più affettuoso che potesse rendendo loro continuamente
omaggio.
Il modo con cui l’autrice
racconta la Roma riesce a fare piacere il libro fino dalla prima pagina e a
rendere Romanista (con la R maiuscola!) anche a chi non tifa o non ama
particolarmente il calcio.
Da Romana DOC, l’autrice
rivolge anche un bellissimo omaggio alla sua città riempiendo il libro di piacevoli
foto del Colosseo e di altri importanti luoghi della Capitale italiana. Roma è
una citta eterna ed emblematica, la PIÙ BELLA del mondo!
Daje tutta, Roma!
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