Recensione a cura di Silvia.
“Amare fa fare cose
stupide. Esistono vari tipi d’amore. Di acqua, di fuoco… di vento, di rugiada.
Non scegliamo noi a quale di questo tipo di sentimento saremo devoti nella
vita. Non possiamo fare nemmeno nulla per cambiarlo.”
Giordano e Benedetta si conoscono
e stanno insieme da molti anni. Insieme sono riusciti a superare una grave
crisi e a ritrovarsi e, forti della consapevolezza del sentimento che nutrono l’uno
nei confronti dell’altra, decidono di sposarsi.
Il matrimonio sembra loro
la scelta più logica, la chiusura del cerchio. Se l’aspettano tutti, le
famiglie e gli amici più cari. Insieme sembrano essere un binomio perfetto.
Infatti, il giorno del
loro matrimonio è una grande festa, un giorno pieno di emozioni, è il
coronamento del sogno di Benedetta per la quale Giordano è un punto fermo nella
sua vita. È la sua roccia, un’ancora di salvezza, il suo più caro amico.
Eppure, c’è qualcosa talvolta che li porta a riflettere, seppur separatamente.
Era in quel modo che si aspettavano che fosse il loro matrimonio? Cioè stare
insieme, ritrovarsi la sera, vivere la loro intimità senza doversi nascondere?
Entrambi immaginavano forse
qualcosa di diverso, una sorta di magia, che invece sembrano non respirare, ma vanno
avanti perché si vogliono bene e non si farebbero mai del male.
Fino a quando Giordano
non incontra Ester.
A quel punto, scopre che
il suo cuore è capace di battere in modo diverso, che i suoi sensi rispondono in
modo diverso; si sente disorientato, qualcosa in lui inizia a cambiare, cambia
lui, il modo di vivere il matrimonio con Benedetta. Tutto gli sembra piatto,
grigio, senza slancio e in netto contrasto con i nuovi sentimenti che prova
verso un’altra donna che è molto diversa dalla moglie.
Ester è enigmatica,
bella, disinvolta e disinibita. Non è accomodante, è graffiante, a tratti
aggressiva. È intensa e molto
passionale. Si concede all’amore e alla passione completamente, senza remore e
senza veli. Ama essere corteggiata e apprezzata.
All’occhio del lettore appare senza scrupoli, sicura, determinata a
prendersi ciò che vuole, a costo di far soffrire altri, anche a caro prezzo.
Lentamente si insinua nella vita, nel cuore e nei pensieri di Giordano e infine
lo travolge, come uno tzunami devastante, distruttivo, prepotente, invadente, senza
lasciare via di scampo.
“ La bugia è il compromesso per non pagare. Ma anche quando menti c’è
un prezzo, si chiama senso di colpa.”
In questa frase è racchiusa l’essenza del libro.
In amore bisogna scegliere, non è possibile vivere due vite
nella stessa persona. Giordano diventa attore nella sua stessa vita. Si
sdoppia, vive due esistenze e non è felice. Non può esserlo perché sa che
a causa delle sue scelte qualcuno a lui caro soffrirà. Si muove in un mondo di
cristallo, dove tutto è in ballo, dove basta sbagliare una mossa e si distrugge
qualcosa di valore.
Parentesi aperta è un
romanzo intenso e struggente in cui l’autore descrive i sentimenti con grande maestria.
È un romanzo sul travaglio interiore, sulla sofferenza, sul dovere di scegliere
che talvolta la vita ci impone. È un romanzo sulla capacità di rischiare, sulle
responsabilità, sulla conseguenza, talvolta devastante, di alcune scelte.
Valutazione
⭐⭐⭐⭐⭐
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