giovedì 28 marzo 2024

Recensione: "Dormi stanotte sul mio cuore" di Enrico Galiano.

 

"Funziona che se scegli di diventare quello che gli altri si aspettano da te, a lungo andare finisci per dimenticarti chi sei"

La storia raccontata in questo libro va assaporata lentamente, perchè solo in questo modo è possibile cogliere le varie sfaccettature.

"Dormi stanotte sul mio cuore" è un titolo che colpisce per la sua dolcezza, ma la nostra attenzione è andata al sottotitolo: "Ricordati di fare ciò che ti fa sentire vivo".

Ciò che ci fa sentire vivi qualche volta non ci viene dettato dalla ragione ma dal cuore, dall'istinto, da qualcosa di irrazionale che ci suggerisce che quell'emozione che sentiamo di pancia e di petto è quella giusta.

Questo è quello che prova Mia, una studentessa adolescente, che non ha molti amici, non ha l'approvazione dei compagni di classi, non si omologa alla massa.

La giovane si sente come "un film muto in bianco e nero, in un mondo di film a colori." Non solo per un fatto caratteriale, ma per la fefo, quella strana malattia a causa della quale non riesce a toccare nessuno, una malattia che le impedisce di ricevere un abbraccio. Un malanno che sembra fisico, ma che è invece dell'anima. Solo chi le vuole veramente bene le può stare vicino: come i suoi genitori e la sua anziana amica Margherita, un'amica speciale, ex insegnante che sembra avere tutte le risposte alle domande e ai perchè di Mia, risposte che si trovano in un quaderno che la donna custodisce gelosamente e che sono racchiuse in citazioni e massime da comprendere e interpretare.

Mia però non ha sempre sofferto di fefo. Prima stava bene, fino a quando nella sua vita c'era Fede, un ragazzo straniero, sfuggito alla guerra del Kosovo,  che la famiglia aveva preso in affidamento.

Un fratellastro che non parlava con nessuno, tranne che con lei, quando erano soli, e per il quale Mia sarà prima insegnante di lingua italiana, poi amica, poi amore.

Fede diventa per Mia la parte più bella della sua vita, una persona speciale che la fa sorridere  e le tiene compagnia, qualcuno che la consola e l'abbraccia sotto le coperte durante una notte di temporale.

Una persona che l'apprezza per quello che è e che la difende anche da Pazzini, il bullo della scuola.

Fede le aveva insegnato il vero significato della parola casa, "le case non sono solo case ma anche le persone, anzi soprattutto le persone, e che puoi essere anche anni luce lontano dai muri di casa tua ma esserci lo stesso, se hai qualcuno che per te è casa...".

Nel passato del ragazzo aleggia una strana ombra, una storia cruda e amara, che sarà la causa dell'allontanamento da Mia. Per la giovane la separazione sarà uno strappo doloroso nel cuore  e nell'anima e da qual momento la sua vita non sarà più la stessa ed entrerà la fefo.

Chi fine ha fatto Fede? Mia se lo chiede, lo chiede a Margherita e ai suoi genitori, gli unici che potrebbero rivelarle la verità, ma in primo momento tacciono per proteggerla. Quando Mia scoprirà la verità, lo strappo sarà una lacerazione e in cuor suo sa che quella che le è stata rivelata non è la verità, non può esserla. 

Così decide di seguire il suo cuore contro tutto e contro tutti, sfida anche la fefo pur di ritrovare Fede e di scoprire la verità, perchè ha avuto dei segnali che anche Fede la sta cercando, che voglia tornare da lei.

Quello di Mia è un viaggio contro le dicerie, le etichette che la società affibia senza motivo, le verità celate, le cattiverie. Un viaggio alla ricerca di se stessi, seguendo solo i suggerimenti del cuore. E non le importa quanto tempo ci vorrà. Mia sa che per stare bene ha bisogno di ritrovare Fede e rivedere i suoi occhi azzurri. Solo allora avrà la conferma che tutto quello che le è stato detto di lui non corrisponde a verità. 

E ha bisogno che Fede, il suo Fede, non quello che gli altri descrivono, le dica ancora Dormi stanotte sul mio cuore.


⭐⭐⭐⭐⭐


Silvia e Serena

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