domenica 10 agosto 2025

[Recensione] "Il Codice Da Vinci" di Dan Brown.

 

«Principessa» l’aveva ripresa sorridendo. «La vita è piena di segreti. Non puoi conoscerli tutti in una volta.»

C’è un romanzo che, come nessun altro, mi ha fatto venire i brividi. Che mi ha tenuta incollata alle sue pagine tra opere d’arte e codici da decifrare; che mi ha tenuta sveglia fino a notte fonda a causa della sua suspence. Un thriller di cui mi sono del tutto innamorata. Sto parlando de “Il Codice Da Vinci” di Dan Brown.

Protagonista della vicenda è Robert Langdon, professore di simbologia religiosa presso l’università di Harvard. In seguito a un invito all’Università Americana di Parigi, egli si reca nel capoluogo francese, dove verrà disturbato una notte da una telefonata. È il capitano della polizia Bezu Fache, che gli chiede di recarsi alla Galleria del Louvre, dove è stato trovato morto il custode del museo Jacques Saunière.

La scena che si presenta al suo cospetto è agghiacciante: il corpo viene rinvenuto completamente nudo, disposto come l’Uomo Vitruviano disegnato da Leonardo Da Vinci con una misteriosa scritta di sangue accanto, che riporta una sequenza di numeri e delle frasi apparentemente senza senso.

Langdon sarà successivamente affiancato dall’Agente Sophie Neveu, bellissima e intelligentissima poliziotta specializzata in criptologia. Insieme i due condurranno un’indagine che si snoderà tra le gallerie del Louvre e le opere di Leonardo Da Vinci, e che li porterà a decifrarne gli ipotetici codici. Si tratta di indizi e teorie che potrebbero far crollare convinzioni secolari, tra cui quelle verità assolute della Chiesa che potrebbero non definirsi come tali.

Tra ricerche, fughe e colpi di scena inaspettati prende vita l’avventura di Langdon e Sophie.

Quando ho cominciato questo libro non sapevo davvero cosa aspettarmi. Avevo deciso di non farmi aspettative proprio per assaporare ogni istante di questa lettura ed è stata la cosa giusta.

Sicuramente una delle cose che ho amato di più è stata l’ambientazione tra le Gallerie del celebre museo parigino, con particolare attenzione alle opere di Leonardo Da Vinci. Una scenografia molto intrigante e appassionante, dove prendono vita varie storie e aneddoti a proposito del grande Genio, che sconfinano nella sua vita e nei suoi molteplici interessi, in questo caso soprattutto nella pittura e nel carattere anti-dogmatico delle sue opere.

A proposito, Il Codice Da Vinci parla del modo anticonvenzionale usato dall’artista nella raffigurazione di soggetti Biblici, motivo per cui molti suoi quadri furono ritenuti blasfemi.

Si parla anche del modo in cui il cristianesimo, al fine di creare una religione a sé stante, soppiantò il paganesimo e condusse una campagna diffamatoria nei confronti di quest’ultimo culto. Si approfondisce dunque,  tramite gli studi di simbologia di Langdon, una religione pre-cristiana a carattere matriarcale, seguendo testimonianze come fonti scritte e vangeli apocrifi, dei quali viene approfondito quello di Maria Maddalena.

Proprio a  causa di questo approfondimento, il Codice Da Vinci è finito in un vero e proprio turbine di polemiche e critiche, a causa delle teorie messe in discussione sull’identità di questa donna. Teorie che, qualora fossero vere, cambierebbero completamente la percezione della storia.

Questo libro è un’indagine vera e propria, dove ogni particolare conta per avere una chiave di lettura dei vari indizi al fine di avvicinarsi al finale. Proprio per questo motivo Il Codice Da Vinci si è rivelato un romanzo impegnativo, da seguire passo dopo passo.

Dan Brown è un autore davvero incredibile, capace di intrecciare storia, verità e finzione romanzesca in modo magistrale, affinché ogni avvenimento e teoria risultino credibili. L’autore è inoltre molto abile nel creare suspence e tenere sulle spine il lettore. Con una prosa scaltra e avvincente, il livello d’attenzione resta alto e vigile per tutta la durata del libro.

Un Capolavoro di ricerca storica e finzione romanzesca, ne è valsa la pena leggerlo.

Recensione a cura di Serena.



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