«Non eravamo che due anime che
avevano un bisogno infinito l’una dell’altra. Mi imposi di pensare solo a
questo. Forse anche noi ci meritavamo qualche breve istante di felicità.»
“Questo fragile incanto” è un emozionante romanzo di Lisa Guerrini.
A raccontare la storia in prima
persona è Adele, una donna di quarantanove anni, che trova l’amore ormai matura
in un uomo che si chiama Claudio. Fino a quel momento la donna non aveva mai
dato molta attenzione all’amore, pensava anzi che non lo avrebbe mai trovato
alla sua età. Claudio, però, è un uomo che la riempie di attenzioni e che si
mostra affettuoso e premuroso nei suoi confronti. Ha anche un figlio che si
chiama Davide, un adolescente che sembra pieno di insicurezze e fragilità.
Quando Davide e Adele si
incontrano per la prima volta, il ragazzo inizia a provare verso di lei un
sentimento di fiducia fino a vedere nella donna un vero e proprio punto di
riferimento, una figura quasi materna. Tramite il confronto e il dialogo, mettono
alla luce le loro fragilità e stringono un rapporto molto profondo, in cui si
alternano momenti di confidenza e altri di distacco, segnati da un’insidiosa
incertezza: quella di non sapere se lasciarsi andare a quel sentimento che li
lega oppure se seguire il buon senso e scegliere cos’è giusto.
Ho letto questo libro molto
velocemente e ci sono vari aspetti che mi hanno sorpresa. In primis sono
rimasta affascinata dallo stile dell’autrice. La penna di Lisa Guerrini è forte
e delicata al tempo stesso, che rende la narrazione molto scorrevole e mai
banale. Tramite il racconto in prima persona, i due personaggi principali
vengono descritti in modo molto approfondito, soprattutto nei loro sentimenti e
aspetti caratteriali. Sembra quasi di conoscerli durante la lettura, di
vederseli davanti e riuscire a scrutarne ogni aspetto, da quelli esteriori a
quelli più piccoli e infinitesimali.
L’autrice, infatti, ne esplora
ogni sentimento con precisione quasi psicologica. Tutto questo avviene tramite
lunghe riflessioni, confessioni e dialoghi carichi di verità, in cui i
protagonisti hanno l’opportunità di scoprirsi reciprocamente. È anche in questo
modo che il lettore può sentirsi coinvolto nella storia, come se fosse uno dei
personaggi.
Il libro, infine, si legge molto
velocemente. La prosa risulta sempre incalzante, mai scontata.
Recensione a cura di Serena.
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