martedì 19 agosto 2025

[Recensione] "Questo fragile incanto" di Lisa Guerrini

 

«Non eravamo che due anime che avevano un bisogno infinito l’una dell’altra. Mi imposi di pensare solo a questo. Forse anche noi ci meritavamo qualche breve istante di felicità.»

“Questo fragile incanto” è un emozionante romanzo di Lisa Guerrini.

A raccontare la storia in prima persona è Adele, una donna di quarantanove anni, che trova l’amore ormai matura in un uomo che si chiama Claudio. Fino a quel momento la donna non aveva mai dato molta attenzione all’amore, pensava anzi che non lo avrebbe mai trovato alla sua età. Claudio, però, è un uomo che la riempie di attenzioni e che si mostra affettuoso e premuroso nei suoi confronti. Ha anche un figlio che si chiama Davide, un adolescente che sembra pieno di insicurezze e fragilità.

Quando Davide e Adele si incontrano per la prima volta, il ragazzo inizia a provare verso di lei un sentimento di fiducia fino a vedere nella donna un vero e proprio punto di riferimento, una figura quasi materna. Tramite il confronto e il dialogo, mettono alla luce le loro fragilità e stringono un rapporto molto profondo, in cui si alternano momenti di confidenza e altri di distacco, segnati da un’insidiosa incertezza: quella di non sapere se lasciarsi andare a quel sentimento che li lega oppure se seguire il buon senso e scegliere cos’è giusto.

Ho letto questo libro molto velocemente e ci sono vari aspetti che mi hanno sorpresa. In primis sono rimasta affascinata dallo stile dell’autrice. La penna di Lisa Guerrini è forte e delicata al tempo stesso, che rende la narrazione molto scorrevole e mai banale. Tramite il racconto in prima persona, i due personaggi principali vengono descritti in modo molto approfondito, soprattutto nei loro sentimenti e aspetti caratteriali. Sembra quasi di conoscerli durante la lettura, di vederseli davanti e riuscire a scrutarne ogni aspetto, da quelli esteriori a quelli più piccoli e infinitesimali.

L’autrice, infatti, ne esplora ogni sentimento con precisione quasi psicologica. Tutto questo avviene tramite lunghe riflessioni, confessioni e dialoghi carichi di verità, in cui i protagonisti hanno l’opportunità di scoprirsi reciprocamente. È anche in questo modo che il lettore può sentirsi coinvolto nella storia, come se fosse uno dei personaggi.

Il libro, infine, si legge molto velocemente. La prosa risulta sempre incalzante, mai scontata.

Recensione a cura di Serena.



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