“Miss Bee e il Principe
d’inverno” è il secondo volume della serie omonima creata da Alessia Gazzola.
In questo libro, Miss
Beatrice Bernabò si trova ospite della tenuta dei Warthmore ad Alconbury, nelle
campagne inglesi, dove la zia di Julian, Millicent, una donna distinta e dai
gusti raffinati, ha deciso di mettere per iscritto le sue memorie e ha bisogno
di una segretaria. Per tale ragione si è avvalsa dell’aiuto di Beatrice, la
quale contemporaneamente continua a coltivare la sua storia con l’affascinante
Julian e nel frattempo conosce suo cugino, Alexander Aliankov, il Principe d’inverno
che dà il nome al romanzo.
Nel frattempo ad
Alconbury cadono i primi fiocchi di neve del periodo natalizio che rendono
l’atmosfera più magica e accogliente. L’elegante villa, nel frattempo, pullula
di persone invitate per le festività tra Natale e Capodanno.
Mentre Beatrice si
destreggia tra i corridoi della tenuta, tra i ricevimenti negli eleganti saloni
e una costante corrispondenza con il padre e la sorella Clara rimasti a Londra,
si presenta un ospite: il generale Neville Harclay, che sembra destare stupore
e al contempo inquietudine tra gli ospiti, soprattutto a Lady Octavia
Charteris, amica di Beatrice e Julian.
L’equilibrio perfetto di
Alconbury si guasterà però con un avvenimento increscioso: il generale Harclay
viene ferito da uno sparo durante una battuta di caccia e contemporaneamente Beatrice,
Alexander e gli altri ospiti di Alconbury sono coinvolti in una concatenazione
di eventi spiacevoli.
A questo punto il Natale si
tinge di giallo e riporta nella vita di Miss Bee l’ispettore Blackburn,
chiamato a investigare sui casi che orbitano intorno la villa. Beatrice, però,
non manca di quella sua irrefrenabile curiosità che la rende libera e che la
porterà a scoprire la verità circa ciò che è successo per davvero.
Anche in questo caso,
Alessia Gazzola ha confezionato un romanzo delizioso e brillante, un giallo
perfetto da leggere in questo periodo. Miss Bee torna protagonista di un’altra
avventura che si svolge tra le mura di una magnifica tenuta nella periferie
inglesi.
L’ambientazione risulta
vivida e profondamente credibile, basta chiudere gli occhi per immaginarsi
nella stanza di Millicent a scrivere le proprie memorie o seduti a tavola prima
del cenone di natale.
L’evoluzione della
vicenda centrale non è per nulla scontata, risulta facile da seguire, ma al
contempo non mancano colpi di scena che contribuiscono a rendere la prosa
scaltra e avvincente. La storia prende infatti una piega inaspettata che
porterà a cambiamenti significativi soprattutto nei capitoli finali.
Soprattutto perché in questo volume, esattamente come nel precedente, si
intrecciano tante storie che vengono approfondite non solo da un punto di vista
narrativo, ma anche storico. L’autrice presta infatti molta attenzione a
delineare lo sfondo storico in Europa e non solo: si affaccia anche in Oriente,
poiché sono raccontate delle vicende che si svolgono in India, sotto il potere
della Corona Inglese, dove il popolo ha per molto tempo manifestato il proprio
dissenso in rivolte contro il Governo britannico.
Il colpo di scena più
struggente e inaspettato sarà, a mio parere, nel finale, che vi strapperà anche
qualche lacrima!
Recensione a cura di Serena.
⭐⭐⭐⭐.5
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