Le
piaceva la sensazione di pace che respirava lì, le piaceva poter ricordare la
sua infanzia […]. A volte Madison chiudeva gli occhi e le pareva di vedere la
nebbia sollevarsi sull’acqua, poteva udire il canto dei primi uccellini in volo
e poteva sentire l’odore acre dei frutti coltivati nel giardino della vecchia
locanda.
“La locanda di Madison”
racconta la storia di una donna che, dopo vent’anni di matrimonio, tre figli e
un amore che sembrava non dovesse finire, viene tradita dal marito.
Tutte le sue certezze
crollano, il futuro improvvisamente le appare incerto e vuoto.
Si ritrova a fare un
bilancio e ad analizzare la sua esistenza. Ciò che vede è una donna che per
amore del marito e dei suoi tre figli ha rinunciato ai suoi sogni.
Cosa fare? Rimboccarsi le
maniche e tirare fuori dal cassetto uno dei sogni più grandi, quello che
proprio il marito Liam aveva sempre osteggiato: riacquistare la vecchia locanda
di famiglia che i genitori avevano venduto in un momento di difficoltà
economica.
La realizzazione del
sogno comporterà delle scelte, primo vendere la casa di sua proprietà dove ha
vissuto vent’anni con il marito, perché solo in questo modo potrà acquistare la
vecchia locanda e ristrutturarla, secondo cambiare città e trasferirsi da New
York a Houghton Lake.
I due figli più grandi
non l’appoggeranno, ma la più piccola, Melanie, rimarrà accanto alla madre e la
sosterrà in quel radicale cambiamento di vita.
La bellezza di questo
libro sta nella forza di tutti i personaggi, non solo di Madison, ma anche di
quelli che in qualche modo sono legati al passato e alla locanda.
Sono personaggi veri e
intensi a cui il lettore si affeziona immediatamente, personaggi che tengono
compagnia.
Madison è la
protagonista, una donna che cerca di trovare in sé la forza necessaria per
riprendere in mano la sua vita; una donna che nel suo percorso di rinascita
crolla, cede ma poi si rialza. E la sua bellezza sta tutta lì: Madison non è
una super donna dotata di super poteri, ma una donna normale, come tante, a cui
la vita concederà una seconda possibilità e che, non senza difficoltà, sarà
capace di riconoscerla.
Recensione a cura di Silvia
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