giovedì 18 maggio 2023

Recensione: "I sogni di Alice" di Elisa Mura

 


Alice ha alcune certezza nella vita: 1) i suoi genitori sono strambi; 2) non si separerà mai dal suo migliore amico Alex; 3) ricorda tutti i sogni che fa la notte e non manca mai di trascriverli in un diario; 4) vuole fare l’attrice. A vent’anni, piena di speranze ed entusiasmo, si trasferisce a Milano, città ricca di opportunità per chi come lei vuole studiare recitazione, e luogo in cui Alex frequenta l’università. Insomma è tutto perfetto… o forse no? Tra vicini di casa bizzarri, un nuovo amico dal fascino orientale ma gay, una compagna di studi altezzosa e un misterioso sceneggiatore, la vita di Alice non è mai noiosa e nulla ha da invidiare agli assurdi sogni che le tengono compagnia la notte. Con uno stile allegro e frizzante, Elisa Mura ci narra con leggerezza e sagacia, le tragicomiche avventure di Alice… non sempre nel paese delle meraviglie.

Recensione 

"I sogni di Alice" è un libro che sembra voglia suggerire di non abbandonare mai i sogni, di inseguirli, anche quando sembrano impossibili da realizzare, di impegnarsi, metterci anima e cuore, affinché si possano realizzare. E anche quel pizzico di coraggio per correre il rischio. 
Alice, la protagonista è una sognatrice in tutti i sensi: non solo sogna di diventare un'attrice di teatro, ma le sue notti sono spesso piene di sogni, e non sempre rassicuranti. Alcune volte i sogni sembrano rappresentare le sue paure, altre volte le sue incertezze, altre volte ancora le sue speranze.
La descrizione dei sogni consente all'autrice di inserire, o forse di incastonare nella trama ,dei mini racconti di genere diverso, rivelando pertanto la sua capacità nel sapersi cimentare sia in uno stile leggero, come è il romanzo, sia in altri stili narrativi che spaziano dal fantasy al noir.
Il romanzo ha una trama ben articolata, con personaggi credibili che ruotano attorno alla protagonista. 
Mi è piaciuta l'idea che quasi tutti personaggi vivano nello stesso condominio e che ogni personaggio rappresenti un tipo: Gina l'impicciona e "starnutona", Rudy, l'uomo dalle mille sfaccettature, Andrea, l'affascinante tenebroso, Silvia, la bambina che sa mettere sotto sopra un condominio con le sue marachelle e poi ancora le curiose, le pettegole e il gatto, presenza silenziosa, ma necessaria.
E ancora, Giovanni, un uomo finito a vivere sulla strada, ma che si rivela essere un grande musicista, a cui la vita darà una seconda possibilità, così come la darà a Francesca, la bravissima insegnante di una scuola  di recitazione dove si svolge prevalentemente l'intera vicenda. Ho apprezzato molto l'ambientazione, quella dell'affascinante palco teatrale, dei copioni, delle battute, del sipario che si apre all'inizio dello spettacolo. Mi sono piaciute le descrizioni delle emozioni, delle ansie e delle paure prima di un debutto che potrebbe cambiare la vita, la nascita di un amore tra due persone che hanno in comune la stessa passione per la recitazione.
Ho apprezzato anche il garbo e la delicatezza con cui l'autrice narra la storia d'amore tra Alex e Kei, mai ridondante nè stucchevole.
Il tema dell'amicizia è molto forte e dominante. Mentre Alex rappresenta l'amico per eccellenza, personaggio descritto tuttavia anche con tutti i suoi difetti, e reso umano anche grazie a questi,  Valentina è invece l'invidiosa, egocentrica, arrivista.
In questo libro ci sono tutti gli elementi della vita quotidiana ed è probabilmente per questo che mi sono affezionata molto ai personaggi e ho avuto quasi l'impressione di averli incontrati personalmente.
Comunque, lo spettacolo teatrale di Melania è stato molto gradevole e, personalmente, mi è sembrato di essere seduta tra le prime file.

Silvia M.

⭐⭐⭐⭐⭐


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