lunedì 17 giugno 2024

[Recensione] "Al tuo fianco" di Vittoria Maria Calì

 

"Mi ha detto che starà al tuo fianco, anche se non la vedrai. Ricordati che l'amicizia supera le distanze."

 

“Al tuo fianco” è  un romanzo storico di Vittoria Maria Calì che, nella sua brevità, racconta la storia d’amore a lieto fine di due nemici nel periodo della Seconda Guerra Mondiale.

La storia è ambientata a Vaucouleurs, un piccolo paese della Francia settentrionale in cui vive la giovane libraia Irénée, rimasta orfana di genitori, circondata dall’affetto del suo cane e delle sue amiche, Claire, Mathilde ed Elizabeth. La sua vita sembra andare avanti tranquillamente finché il 22 giugno 1940 il generale Petain annuncia la resa della Francia alla Germania. Poco tempo dopo, Irénée si trova a dover ospitare un tenente tedesco che si chiama Friedrich, che scoprirà essere una persona molto leale, gentile e protettiva. Con il tempo che passa, i due scopriranno di provare un sentimento di amore reciproco e impareranno, così, a farsi forza e affrontare ogni ostacolo sempre l'uno al fianco dell’altra.

Era da tempo che non leggevo un romanzo storico così struggente e appassionante. La prima caratteristica che salta all’occhio è la brevità dell’opera, perché anche in pochi capitoli riesce a raccontare una storia intensa che si conclude in lieto fine.

La relazione tra Irénée e Friedrich è molto più della solita  storia “enemies-to-lovers”, ma la forza del loro Amore riesce a contrastare i duri tempi che stanno travagliando l’Europa negli anni quaranta. Il loro amore, infatti, non si ferma certo entro i confini della piccola casa di Irénée, anzi rompe ogni confine politico e culturale e sfida con coraggio la Guerra e la crudeltà del Regime Nazista. Ciononostante, il periodo precedentemente specificato è descritto sia con realismo storico che con delicatezza, in modo che la lettura non rallenti.

Oltre a Irénée e Friedrich vi sono altri personaggi che rendono la storia ancora più attendibile e caratterizzata: ad esempio vi sono gli ebrei Claire e Meir che, terrorizzati dalla ferocità delle Leggi Razziali, sono costretti a lasciare le loro case e trovare un rifugio; Elizabeth che viene deportata nei campi di concentramento (la sua storia nono può che strappare qualche lacrima, come è successo a me); oppure il giovane tenente Aaron, che è costretto a celare la sua vera identità sotto l’uniforme militare.

A proposito è da sottolineare l’abilità dell’autrice di aver creato molte storie parallele di cui non si perde mai il filo che si intrecciano e confluiscono nel finale della storia. È, spesso difficile, gestire tanti personaggi senza creare confusione.

La storia, al capitolo ventuno, cambia anche il POV:  la narrazione fino a questo punto, infatti, è raccontata da un narratore esterno per poi procedere con gli occhi di Irénée.

“Al tuo fianco” è la frase che pronuncia Elizabeth rivolgendosi alla stessa Irénée prima di darle il suo addio, e che la protagonista continuerà a ripetersi nel corso della storia per farsi sempre coraggio.



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