martedì 25 novembre 2025

[Nuova recensione] "Scritto con coraggio. Vita e imprese di Nellie Bly" di Alessia Cannizzaro

“La prima reporter donna della Storia ci insegna che la penna è un’arma potentissima per cambiare il mondo”.

“Scritto con coraggio” è un breve saggio uscito dalla penna di Alessia Cannizzaro dedicato alla figura di una donna e di una giornalista: Nellie Bly.

Era nata in Pennsylvania nel maggio del 1864 e non aveva avuto un’infanzia facile. D’origine benestante, dopo la prematura scomparsa del padre, la madre aveva sposato un uomo violento e dedito all’alcool. La giovane Elizabeth, nome all’anagrafe di Nellie, era cresciuta vittima di dinamiche familiari complesse e violente. Era stato durante gli anni della crescita che aveva maturato l’idea di voler essere una donna autonoma e indipendente, libera di fare le sue scelte, capace di badare a se stessa e di potersi mantenere da sola. A differenza delle donne del suo tempo, non aspirava ad alcun matrimonio. Visse in un’epoca di grandi cambiamenti sociali, desiderava poter studiare ma non aveva denaro e si adattò a svolgere svariati mestieri. Finché una giorno, leggendo un articolo di un giornale sulla condizione della donna, relegata al solo ruolo di moglie e madre, si indignò e scrisse una lettera, in cui manifestava tutto il suo disappunto, proprio al direttore di quel giornale.

La lettera aveva talmente tanto carattere che al direttore sembrò scritta da un uomo tanto da desiderare di conoscerlo e di offrigli il posto di redattore. Invece a presentarsi fu proprio Nellie.

La vita di questa donna, che ha avuto una grande fiducia in se stessa e nelle sue potenzialità, è veramente straordinaria.  È stata una donna coraggiosa che è riuscita in imprese fuori dal comune, come quando si propose, riuscendoci, di girare il mondo in 72 giorni oppure quando si finse pazza per farsi internare in un manicomio femminile per osservare, documentare e denunciare la condizione disumana in cui vivevano le donne internate. Nellie fu un’icona femminista, un’attivista, una straordinaria imprenditrice, una grande giornalista, ma fu soprattutto esempio di intraprendenza e di indipendenza femminile. Dimostrò con la sua vita, con le sue opere e il suo coraggio, che le donne possono raggiungere risultati degni di nota, pur non avendo un solido sostrato economico, in un’epoca in cui la donna era relegata a casa e passava dalle dipendenza del padre a quella del marito.

Si sposò a trentuno anni con il settantatreenne Robert Seaman, da cui ereditò un’azienda che riuscì a gestire benissimo, ampliando i guadagni, che le diede la possibilità di operare grandi cambiamenti nell’industria.

Questo è un breve saggio in edizione tascabile che merita di essere letto per conoscere un personaggio non noto a molti che merita maggiore visibilità per l’esempio di vita e di coraggio che ci ha lasciato in eredità.

Recensione a cura di Silvia.

domenica 9 novembre 2025

[Segnalazione d'uscita] "La storia di Sha" di Noemi Caramia

 


C’era una volta un ragazzo di nome Sha, chiamato per affrontare un’impresa più grande di lui: attraversare foreste incantate, affrontare enigmi e liberare un drago imprigionato da una maledizione. Con l’aiuto di un vecchio saggio e delle fate, Sha scoprirà il valore dell’amicizia, il coraggio del cuore e il dono di una spada che non serve solo a combattere, ma a proteggere e guarire. Una favola che insegna a piccoli e grandi che la vera forza nasce sempre dall’amore e dalla luce che portiamo dentro.

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sabato 8 novembre 2025

[Recensione] "La danza del Destino" di Vittoria Maria Calì

 


“La Danza del Destino” è il nuovo romanzo di Vittoria Calì. Una storia delicata, ma che ha il potere di commuovere e raggiungere il cuore.

La protagonista è la giovane Alice Ferrari, una ballerina di danza classica di diciotto anni che ha appena ottenuto una borsa di studio per l’Accademia della Scala di Milano. È per lei l’occasione della sua vita, un sogno che diventa realtà. Decide quindi di iniziare questa nuova vita con la sua migliore amica Giulia, sempre pronta a sostenerla.

I primi giorni all’Accademia le permettono di conoscere la maestra Anna Bianchi, un’insegnante esperta e donna distinta e l’affascinante Edoardo Villa, ventiduenne, ex ballerino che suscita in Alice un sentimento dicotomico, fatto di contrasti: da un lato è attratta da lui, ma dall’altro rimane diffidente. C’è qualcosa che la spinge sempre a stargli lontana, benché egli si dimostri sempre molto cortese e gentile nei suoi confronti.

Da quando si incontrano per caso a lezione, qualcosa scatta tra i due. Da un primo sguardo fugace, da due occhi che si incontrano nasce qualcosa. Da quel momento Alice inizia a chiedersi chi sia quel ragazzo, quale sia la sua storia e perché sembri tanto irresistibile quanto misterioso.

La risposta Alice non la conosce, ma capisce che Edoardo ha un segreto da nascondere. E c’è chi continua ad affermare, tra musica classica e passi di danza, che lei dovrebbe tenersi lontana da lui. Forse, però, il Destino li potrebbe portare insieme da un momento all’altro.

Ho letto con grande attenzione e interesse. Alice è una ballerina con il grande sogno della Scala di Milano ed è al contempo un personaggio molto dolce  e piacevole. La scelta dell’autrice di avere utilizzato i POV alternati, con una prevalenza di quello di Alice, mi ha reso possibile conoscerla a fondo. Durante la lettura mi sembrava infatti di avere instaurato con lei un dialogo, una sorta di corrispondenza epistolare. Di Alice ho conosciuto tutto: emozioni, sentimenti, sogni e paure.

 È una ragazza di grande dolcezza e umanità a cui mi sono affezionata fin da subito. Ogni capitolo mi ha permesso divenire a contatto con il suo amore per la danza. Io stessa, ballerina (ma nel campo della danza sportiva) ho ammirato il modo molto realistico in cui vengono descritti i passi di ballo, sembra di eseguirli in prima persona.

Edoardo mi è risultato fin dal primo momento un personaggio accattivante, che ho conosciuto sia attraverso il suo racconto che attraverso Alice. Tra di loro si instaura un rapporto coinvolgente, dolce al punto giusto, senza cadere nei cliché.

Credo che a rendere la penna di Vittoria Calì unica e riconoscibile sia la delicatezza e sensibilità con cui ogni tema viene trattato. Il suo romanzo è infatti un dark romance, poiché si fa portavoce di tematiche quali i disturbi alimentari, il bullismo e l’ansia. Sebbene si tratti di argomenti pesanti e difficili da scrivere, qui vengono trattati con grande consapevolezza, in modo da risultare scorrevoli.

Per queste motivazioni, “La Danza del Destino” è un libro da leggere, che mi ha fatto emozionare e  per cui aspetto con fervore un secondo volume!

Recensione a cura di Serena.



sabato 1 novembre 2025

Recensione: "Bed & Breakfast And Books: Il club del libro alla fine del mondo" di Frida Skybach

 

“Ljusskär è un luogo incantevole, una perla nascosta sulla riva del mare, circondata dalle dolci colline dell’Österlen e popolata da aziende agricole”.


Proprio a Liusskär è diretta Patricia alla ricerca della sorella Madeleine, che da quel luogo era scomparsa misteriosamente vent’anni prima.

Un mistero che attraversa tutto il romanzo, ne costituisce l’ossatura principale, la storia principale nella quale si innestano altre vicende che le gravitano tutt’intorno.

Patricia troverà alloggio nel Bed & Breakfast And Books gestito da Mona, una donna che cerca di portare avanti l’attività tra mille difficoltà economiche, di gestione e di salute. Ciò che dà forza alla donna è l’amore per quel luogo così ricco di ricordi, la passione per il suo lavoro e l’amicizia delle sue amiche, con le quali condivide la passione per la lettura. Insieme hanno creato il club del libro. In quell’hotel c’è un angolo con romanzi dai titoli celebri e, tra quelli,  scelgono i titoli per il loro gruppo di lettura. In questo luogo così caldo e accogliente, approda Patricia, con il suo dolore per la scomparsa della sorella, sempre cercata e mai trovata, sembra inghiottita dal nulla. Ciò che la spinge a Ljusskär dopo vent’anni  è una catenina che riceve in forma anonima per posta, una collanina che era di sua sorella. Ha un solo indizio da cui cominciare: il timbro postale che indica il paese da cui quel misterioso pacchetto è stato spedito.

Il libro presenta diverse sfumature: è un misterioso giallo con il caso di scomparsa, è un romance, perché parla molto dell’amore, quello filiale, quello tra fidanzati, tra sposi e persino l’amore che può nascere quando non si è più giovani, ma è una storia che racconti di dolori, vite spezzate, anime lacerate, di sofferenze. È un romanzo che strizza l’occhio all’introspezione psicologica, ai dolori e ai tormenti dell’anima.

La narrazione prevede due diversi livelli temporali, quello di Madeleine e quello di Patricia.

Questo ricco tessuto narrativo, tuttavia, pecca forse di tanti personaggi e di troppe storie, che si intersecano con la principale, che in parte rallentano il ritmo narrativo e in parte fanno perdere il filo della trama.

A dispetto del titolo, il club del libro ha un ruolo marginale, secondario.

Il finale è ad alta tensione e, anche in questo caso, una nuova storia nella storia, molto ricca di pathos, sembra rubare la scena alla conclusione che dovrebbe essere la principale: che fine ha fatto Madeleine?

Recensione a cura di Silvia.

 


sabato 25 ottobre 2025

[Recensione] "Miss Bee e il Principe d'inverno" di Alessia Gazzola

 


"Certe partite continuano anche fuori dal tavolo, e si scopre chi vince solo dopo molto tempo."

“Miss Bee e il Principe d’inverno” è il secondo volume della serie omonima creata da Alessia Gazzola.

In questo libro, Miss Beatrice Bernabò si trova ospite della tenuta dei Warthmore ad Alconbury, nelle campagne inglesi, dove la zia di Julian, Millicent, una donna distinta e dai gusti raffinati, ha deciso di mettere per iscritto le sue memorie e ha bisogno di una segretaria. Per tale ragione si è avvalsa dell’aiuto di Beatrice, la quale contemporaneamente continua a coltivare la sua storia con l’affascinante Julian e nel frattempo conosce suo cugino, Alexander Aliankov, il Principe d’inverno che dà il nome al romanzo.

Nel frattempo ad Alconbury cadono i primi fiocchi di neve del periodo natalizio che rendono l’atmosfera più magica e accogliente. L’elegante villa, nel frattempo, pullula di persone invitate per le festività tra Natale e Capodanno.

Mentre Beatrice si destreggia tra i corridoi della tenuta, tra i ricevimenti negli eleganti saloni e una costante corrispondenza con il padre e la sorella Clara rimasti a Londra, si presenta un ospite: il generale Neville Harclay, che sembra destare stupore e al contempo inquietudine tra gli ospiti, soprattutto a Lady Octavia Charteris, amica di Beatrice e Julian.

L’equilibrio perfetto di Alconbury si guasterà però con un avvenimento increscioso: il generale Harclay viene ferito da uno sparo durante una battuta di caccia e contemporaneamente Beatrice, Alexander e gli altri ospiti di Alconbury sono coinvolti in una concatenazione di eventi spiacevoli.

A questo punto il Natale si tinge di giallo e riporta nella vita di Miss Bee l’ispettore Blackburn, chiamato a investigare sui casi che orbitano intorno la villa. Beatrice, però, non manca di quella sua irrefrenabile curiosità che la rende libera e che la porterà a scoprire la verità circa ciò che è successo per davvero.

Anche in questo caso, Alessia Gazzola ha confezionato un romanzo delizioso e brillante, un giallo perfetto da leggere in questo periodo. Miss Bee torna protagonista di un’altra avventura che si svolge tra le mura di una magnifica tenuta nella periferie inglesi.

L’ambientazione risulta vivida e profondamente credibile, basta chiudere gli occhi per immaginarsi nella stanza di Millicent a scrivere le proprie memorie o seduti a tavola prima del cenone di natale.

L’evoluzione della vicenda centrale non è per nulla scontata, risulta facile da seguire, ma al contempo non mancano colpi di scena che contribuiscono a rendere la prosa scaltra e avvincente. La storia prende infatti una piega inaspettata che porterà a cambiamenti significativi soprattutto nei capitoli finali. Soprattutto perché in questo volume, esattamente come nel precedente, si intrecciano tante storie che vengono approfondite non solo da un punto di vista narrativo, ma anche storico. L’autrice presta infatti molta attenzione a delineare lo sfondo storico in Europa e non solo: si affaccia anche in Oriente, poiché sono raccontate delle vicende che si svolgono in India, sotto il potere della Corona Inglese, dove il popolo ha per molto tempo manifestato il proprio dissenso in rivolte contro il Governo britannico.

Il colpo di scena più struggente e inaspettato sarà, a mio parere, nel finale, che vi strapperà anche qualche lacrima!

Recensione a cura di Serena.

⭐⭐⭐⭐.5

lunedì 20 ottobre 2025

[Recensione] "Non sono un eroe: memorie di un vigile del fuoco" di Roberto Ardizzone

 

“In tutto questo penso pure che se esiste un Dio, forse un angelo, più volte mi ha preso e sorretto per le spalle con le sue braccia forti e sicure, come la forte imbracatura di un paracadute, e mi ha tolto dal pericolo sussurrandomi a un orecchio:- Non è arrivato ancora il tuo momento, Robbi-

Gli eroi non muoiono di vecchiaia, e io sono diventato vecchio come, per fortuna, tanti miei colleghi.

No, non sono un eroe.

Sono stato e sono solamente un uomo”.

Non sono un eroe è una storia autobiografica, quella della vita dell’autore, Roberto Ardizzone, che è un vigile del fuoco in pensione, un mestiere che ha sognato di fare fin da bambino. La sua casa si trovava vicina a una caserma dei vigili del fuoco ed è proprio lì che il piccolo Roberto ha imparato molte cose interessanti sul faticoso e difficile mestiere dei vigili del fuoco, tanto da crescere con un sogno, quello di poter indossare un giorno quella divisa.

E Roberto Ardizzone è riuscito a fare nella vita il mestiere che sognava di fare da bambino, affiancato e sorretto, nei momenti più difficili del suo mestiere, dall’amore incrollabile per Saveria, sua moglie.

Il libro è un racconto appassionato di molti momenti della sua carriera, alcuni molto dolorosi, altri più leggeri. Di quel lavoro fatto di rischi e di gravi perdite, come la morte dei colleghi sul lavoro, ad altri di normale amministrazione, come un gattino che si arrampica in cima a un campanile salvo poi non trovare il modo di scendere.

Dal disperato che minaccia il suicidio gettandosi dal balcone, alla donna che, tradita da un tacco 12, cade urtando la testa e, intontita dall’urto, in strato confusionale, scambia Roberto per chissà chi, stampandogli un bacio sulla bocca!

E poi c’è il racconto intenso e doloroso di eventi che hanno segnato la storia del nostro paese: dal terremoto dell’Irpinia, in cui Roberto è stato impiegato, alle stragi di mafia degli anni Novanta, quando, solo per caso o per destino, Roberto si trovava in ferie e non tra i suoi colleghi che hanno lavorato nei luoghi delle stragi.

Fino alla festa di pensionamento, durante la quale Roberto ripercorre, come in una pellicola in bianco e nero, la storia della sua vita, sospira un po' commosso e tuttavia certo di aver dato il massimo per quella divisa e per quel lavoro tanto amato.

Ha una certezza, più forte di altre, quella di non essere un eroe, ma solo un uomo che ha svolto il suo dovere, onorando una divisa.

Questo libro è una bellissima lettura, semplice, scorrevole, appassionata. Tutto è descritto così bene da rendere il lettore partecipe e presente; si riesce a vedere ogni luogo, ogni situazione, ogni avventura di cui è stato protagonista l’Autore.

Recensione a cura di Silvia




martedì 14 ottobre 2025

[Recensione] "Mi sei scoppiato dentro al cuore (all'improvviso)" di Marzia Accardo

 


Selvaggia sembra avere tutto: lavora nell’azienda del padre come commercialista e ha un uomo che la ama. Tuttavia, non si rende conto che sono gli altri a decidere e a scegliere per lei, a iniziare dal padre che la spedisce letteralmente a spiare un’azienda agrituristica che intende assorbire. Senza passarle preferenza, le prenota una stanza all’agriturismo Venturelli, affinché sotto mentite spoglie di turista in cerca di turista, osservi l’azienda dall’interno.

Solo in quel momento Selvaggia si rende conto che nessuno le ha chiesto un parere e che lei ha dovuto eseguire un comando senza battere ciglia.

Quello che doveva essere un viaggio di lavoro forzato, diventa per Selvaggia un’occasione per ritagliarsi del tempo e riflettere sulla sua vita, su chi è lei, cosa desidera e come vede il suo futuro.

Selvaggia trova la forza per dare una svolta alla sua vita, alla ricerca dei sentimenti più veri e sinceri, di tagliare i rami secchi dalla sua vita e di prendere le distanze da quella famiglia che trincerata dietro falsi perbenismi non era mai riuscita a riconoscere il suo valore. E sarà così che, sfidando il padre e mettendo a rischio la sua confort zone, quella che le garantiva una vita dorata ma falsa, Selvaggia non svolgerà il ruolo di spia che le era stato chiesto di fare.

Presso l’azienda Venturelli, la donna scopre la bellezza di sentirsi parte di una famiglia, di ritrovarsi la sera attorno a una tavola apparecchiata, di parlare e condividere tutto nel bene e nel male.

Conosce Rocco, un ragazzone con qualche problema ma molto tenero, che le farà assaporare il piacere delle cose semplici e dei sentimenti più puri, e conoscerà Fabio, tenebroso, intenso, passionale che pur vivendo una relazione strana e poco coinvolgente, almeno da parte di lui, saprà conquistarla giorno dopo giorno.

Recensione a cura di Silvia.

⭐⭐⭐⭐.5