Apprezzo sempre i libri che raccontano la vita
o che sembrano narrare storie di vita vera.
La sensazione che ho
avuto è di leggere una storia comune, che può realmente accadere, e la
sensazione è stata resa più forte dalla narrazione in prima persona.
Lorenzo, giovane
avvocato, umili origini, originario della provincia di Brescia, racconta la sua
vita. Ci parla della sua famiglia, dei genitori, della sorella, della storia un
po' complicata del fratello.
Ci parla di Rocco, il suo
più caro amico, medico, e ci fa un racconto intenso, emozionante e partecipato
dell’amore per Elena, figlia di un imprenditore di Lumezzano.
Lorenzo ed Elena si
amano, ma tra di loro c’è un grosso divario socioeconomico. Lorenzo se ne rende
conto la prima volta che metterà piede nella sontuosa villa della fidanzata.
Se il suocero, Silvio,
vede in lui il figlio maschio mai avuto, la suocera, Sara, non nasconde la sua
avversione nei confronti del fidanzato della figlia, per la quale sperava un
uomo diverso e con una situazione economica più florida.
Tuttavia, nonostante
queste premesse, il loro amore è più forte e i ragazzi realizzano il sogno del
matrimonio, di una splendida luna di miele, della casa dei loro sogni, dell’arrivo
della prima figlia.
Ed è dopo la nascita
della bambina che qualcosa cambia. Elena sembra insofferente al ruolo di madre
e di moglie e desidera tornare a lavorare in azienda con il padre.
La loro vita cambia;
cambiano gli orari, i ritmi, le abitudini di una famiglia che sembra scollarsi.
Il loro rapporto subisce un primo strattone, fino a quando Lorenzo decide di
mettersi di impegno e tornare a corteggiare la moglie, rendendosi conto che si
erano lasciati sopraffare dalla routine.
In breve, sembra che la
moglie torni a guardare il marito con gli occhi di una volta e, ritrovata la
vecchia passione, arriva anche la seconda bambina.
E come in una ruota, si
ripresentano i vecchi problemi. Elena si sente stanca, stretta nel ruolo di
madre e moglie e brama per tornare al lavoro, ma Lorenzo è stanco di
rincorrerla. Entrambi decidono di tirare un’asticella e fare un bilancio del
loro matrimonio per cercare di capire come procedere.
Il destino ci mette però
lo zampino. Lorenzo viene colpito da una grave malattia e inizia un iter di
controlli, visite e ricoveri che sembrano scuotere Elena dal torpore in cui è
caduta, risvegliando in lei vecchi sentimenti che sembravano sopiti. Elena non
vuole perdere il padre delle sue bambine, ma soprattutto non vuole perdere
Lorenzo, suo marito. Matura in lei l’esigenza di fare qualunque cosa pur di salvarlo,
anche mettendo a rischio se stessa e la sua salute.
Le sorprese però non sono
finite e, proprio sul finale, Lorenzo che è sempre stato un uomo misurato, con
la testa sulle spalle, un punto fermo per la sua famiglia, compie il gesto più
istintivo e irrazionale della sua vita. Probabilmente la malattia lo ha
cambiato o forse Lorenzo, che è sempre apparso come un uomo modello, è solo un uomo con le sue
debolezze, un uomo che per una volta vuole lasciarsi guidare dall’istinto, in
balia di emozioni forti e inspiegabili.
Un finale inaspettato,
che sorprende il lettore.
Una storia avvincente, un
libro che si divora una pagina dopo l’altra. Una bellissima foto di copertina
che sembra evocare l’immensità della vita.
L’autore usa un
linguaggio semplice e immediato consentendone la lettura a un vasto pubblico di
lettori.
Una maggiore attenzione alla punteggiatura (frasi con troppe virgole, due punti che spezzano il ritmo narrativo come se fosse un saggio e non un romanzo) e un editing più accurato renderebbero di certo ancora più prezioso questo libro.
Recensione a cura di Silvia.
⭐⭐⭐⭐
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