domenica 6 novembre 2022

[Recensione] "Fidanzati dell'inverno" di Christelle Dabos, primo volume della saga "L'attraversaspecchi"

 "Ci vuole fegato per guardarsi negli occhi, vedersi per ciò che si è, immergersi nel proprio riflesso"

“Fidanzati dell’inverno” è il primo volume della saga fantasy “L’attraversaspecchi”, che ha per protagonista la giovane Ofelia, una ragazza che ha due doni: leggere il passato di qualsiasi oggetto e attraversare gli specchi.

Christelle Dabos ci presenta un mondo non uniforme, dove si vive in diverse zone sospese in mezzo al cielo chiamate Arche. Ofelia vive su quella di Anima, dove tutti sono collegati tramite la discendenza dalla Dea Artemide, ed è prossima al matrimonio. Dopo aver respinto due pretendenti le sarà affidato un uomo chiamato Thorn proveniente dall’arca di Città-Cielo, situata al Polo, la cui gente ha la fama di brutali cacciatori. Nonostante le paure della famiglia, Ofelia partirà insieme alla zia Roseline ed il suo promesso sposo per raggiungere il maniero di famiglia, dove incontrerà la nonna di Thorn e sua zia, l’affascinante Berenilde. Le sembrerà di essersi catapultata in un mondo totalmente diverso da suo, ovvero un mondo fatto di illusioni. Durante la sua permanenza a Città-Cielo, Ofelia dovrà affrontare molte prove e molte disavventure, che la porteranno ad indagare su innumerevoli misteri che ruotano tutti intorno un unico punto, ovvero il Dio protettore della famiglia di Thorn, Faruk.

Devo dire di essere rimasta profondamente stupita da questo libro per molti motivi. Uno tra questi è senza dubbio la storia che si costruisce capitolo dopo capitolo con innumerevoli colpi di scena che tengono il lettore molto sulle spine (io non riuscivo a smettere di leggere!) e che si incastrano perfettamente come i pezzi di un puzzle. Non riuscivo ad intuire come sarebbe terminato un capitolo, perché un nuovo colpo di scena avrebbe mandato in aria i miei piani, e devo dire che l’abilità dell’autrice di “giocare con la mente del lettore” mi ha molto colpita e divertita al tempo stesso.

Proprio per questo motivo mi è piaciuto molto l’intreccio di storie differenti fino ad arrivare ad un unico, sorprendente finale. Ho ammirato molto anche la cura di ogni dettaglio e dei personaggi che hanno reso molto avvincente e intrigante questa lettura.

Questo è uno di quei libri che non vorresti mai lasciare e che ti lasciano col fiato sospeso fino alla fine. Mi è piaciuta anche l’idea da parte dell’autrice di creare un mondo fatto di illusioni, dove nulla nella realtà è vero, ma è tutto una finzione dove vi è sono una certezza: la verità, prima o poi, viene sempre a galla.



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