“Come può una baia lenire o
fare addirittura accettare dolori e brutti ricordi?[…]
[…]Era proprio quella la magia della baia, ti spingeva ad aprire l’anima e il cuore.”
Jane Rose Caruso torna a
coccolare i lettori con un dolcissimo e
intenso racconto che, come nello stile dell’autrice, scalda il cuore.
Da subito ci si affeziona al
delicato personaggio femminile di Mya che, al vertice della sua carriera da
stimato medico chirurgo, sente il bisogno di voltare pagina, fuggire dalla sua
vita e dalla caos di New York, dagli impegni e dalle responsabilità.
Si rifugia a Jellyfish Cove per
curare la sua anima: ha fallito come medico e non riesce a perdonarsi un
errore.
Ha bisogno di stare sola e in
quella casetta vicina al mare, in quella baia dove sembra esserci una magia,
cerca di fare pace con se stessa, di perdonarsi. Trascorre il suo tempo
dedicandosi alla creazione di oggetti artigianali, ad assaporare la pace di
quel luogo, in cui il tempo trascorre lentamente, incontra nuovi amici,
ricostruisce pian piano una nuova vita.
E come per magia, ritrova un
pezzetto di passato che credeva di aver perduto per sempre.
Quel posto le trasmette quella
pace che cercava e non è un caso. Sembra che sia dotato di uno strano potere,
quello di assorbire i ricordi cattivi e guarire le anime di chi ne ha bisogno.
Intanto, nella vita di Mya
accade qualcosa di importante che potrebbe porre fine per sempre ai suoi
tormenti interiori, una verità sorprendente grazie alla quale la donna
perdonerà se stessa.
Il potere sta tutto in quelle
splendenti e luminose meduse della baia.
Rilassante, leggero, un vero
libro coccola!
Silvia
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