"[...] Quando tieni davvero a qualcosa il cuore mette fuori gioco la logica. Vorresti che il tempo per raggiungere il tuo obiettivo non si allungasse mai. E mi ritrovo a dissentire con Leopoardi: l'attesa del piacere non è essa stessa il piacere."
Un cuore nel sogno, PAV Edizioni, è l'ultimo romanzo di Dave Given, un libro che rende in modo chiaro l'attaccamento dell'autore alla sua città, Napoli, e alla sua squadra di calcio, il Napoli.
Alla squadra di calcio che nel 2023 ha vinto lo Scudetto, l'autore rende omaggio con questo libro, ambientando le vicende dei protagonisti proprio durante i lunghi mesi che hanno poi portato la squadra a conquistare l'agognato titolo.
Attenzione, non siamo davanti a un classico sport romance, ma a un romance molto intenso ed emozionante, al quale le vicende calcistiche fanno da sfondo.
Diego, il protagonista del romanzo, ha visto naufragare il matrimonio con Claudia, l'amore di una vita. Subisce una sorta di sbandamento, sembra quasi che non riesca a riprendere in mano la sua vita e i suoi amici, Maurizio e Sole, corrono in suoi aiuto, come salvagenti lo aiutano a non affogare.
Grazie a loro, Diego conosce Zoe, un'affascinante poetessa turca dal passato oscuro, e Luca, un ragazzino nigeriano, rimasto solo al mondo, del quale si prendono cura tramite la loro associazione, con un disperato bisogno di affetto e di stabilità.
Tra Zoe e Diego quasi da subito c'è attrazione. I due si scoprono innamorati e desiderosi di viversi giorno per giorno. Diego esce pian piano dalla fase di stallo, ritrova linfa ed energia grazie a Zoe, a Luca e ai suoi amici che gli staranno vicini anche in uno dei momenti più difficili, quando rischia di perdere il padre.
Il padre è per Diego un punto fermo, un amico con cui condividere la stessa passione per il calcio, seduti sul divano, sgranocchiando qualcosa.
Pian piano Claudia svanisce, perde colore, come la delusione per la fine del matrimonio. Così Diego fa una scelta importante: chiede a Zoe di sposarlo e di diventare una famiglia, accarezzando l'idea di adottare Luca, a cui si è molto affezionato.
Zoe però è una figura strana, si apre ma non tanto, sorride e nasconde dolore, scrive i suoi pensieri più intimi in una sorta di agendina, traduce le sue ansie e i suoi timori in poesie delicate, talvolta dai versi ermetici, quasi a voler dire ma non troppo. E non parla mai del suo passato e delle sue origini a Diego.
Le cose non dette però creano divario, allontanamento, edificano alte mura. Sembra che solo Sole sappia qualcosa sul passato di Zoe. Tra amiche ci si confida, ma non ha intenzione di dire nulla a Diego. E il segreto che la poetessa ha confidato all'amica è davvero la chiave di tutto.
Quando Claudia, l'ex moglie, personaggio enigmatico, ricompare nella vita di Diego, le prime incompresioni con Zoe vengono a galla. Lui sembra vacillare, rischia di perderla, si fa mille domande, salvo poi capire di esserne molto innamorato, forse quando già è tutto perduto...
Sullo sfondo le vicende della squadra del Napoli, descritta con passione e partecipazione. Partita dopo partita la città si colora sempre più di azzurro. Quello Scudetto sembra essere sempre più vicino e la fede calcistica di Diego gli fa sperare che se il Napoli vincerà lo Scudetto anche la sua vita prenderà la giusta piega. Bisogna però lottare per avere la vita che si desidera, come i giocatori del Napoli lottano sul campo, partita dopo partita, segnando, vincendo e guadagnando punti nella classifica.
Il Napoli desidera vincere quello Scudetto come Diego desidera Zoe nella sua vita, come desidera una famiglia con lei, come quella che hanno creato Sole e Maurizio in attesa del primo figlio.
"Prima di fare qualsiasi scelta, ricorda sempre di fare due cose: sognare e metterci il cuore. Solo così potrai essere sicuro di aver fatto la cosa giusta."
Un romanzo intenso, emozionante, che racconta di vita, d'amore e di amicizie. Un libro sulle seconde possibilità nella vita e in amore, sul coraggio del scelte, sulla forza di ricominciare.
Un libro che è una vera chicca per i tifosi del Napoli.
⭐⭐⭐⭐
Silvia M.
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