sabato 14 settembre 2024

[Segnalazione] "Lo sguardo di Santa Lucia" di Umberto Cinquini.

 

Dopo il successo di “Sono solo Mascheroni” e “Il grande inganno” l’autore toscano Umberto Cinquini esordisce a PAV Edizioni con il suo nuovo romanzo “Lo sguardo di Santa Lucia”. Pubblicato nella collana “LGBTQ+” (diretta da A. Baeli e V. Mazza) e distribuito da Libro.co Italia, è disponibile su tutti gli store online anche in formato digitale e in libreria.

“Lo sguardo di Santa Lucia” In un villaggio collinare della Versilia, la vita di Gastone Pacelli scorre senza emozioni. Tutto il suo mondo ruota intorno alla chiesa dove don Dino insegna l’amore come unico valore. Ma per Gastone niente può violare le regole del dogma: il rispetto per la moglie, Maria, accecata dal bigottismo e devota a Santa Lucia, patrona del paese e protettrice della vista; la dedizione verso un lavoro che lo rende potente e rispettato; infine, il trasporto per la sua amante, Kamila, mai del tutto amata per paura di peccare. La notte di Capodanno del 1990 nascerà Lucia, figlia di Gastone e Maria, così come la santa aveva predetto in sogno alla madre. Crescendo, Lucia cambierà le regole della
comunità insegnando cosa significa lottare per un amore quando è osteggiato da tutti. In quel paese arroccato sulla paura del diverso, la rivoluzione intrapresa dalla giovane e “maledetta” Lucia avrà l’effetto di una bomba. Ma la statua di santa Lucia rimarrà, ancora una volta, immobile e muta con lo sguardo fisso nel vuoto.

L'autore

Mario Umberto Cinquini, Nato a Oakland, California, il 26 Settembre 1963 da madre americana e padre
italiano. Studente d'Arte, instancabile ottimista sempre alla ricerca di emozioni. Apre nel 1985 un’attività di costruzione maschere e carri allegorici. Dal 1991 è titolare e fondatore della società artigiana: FRATELLI CINQUINI SCENOGRAFIE insieme al fratello Stefano e a oggi anche dei figli,
Michele e Jacopo. Scrittore per terapia: “Scrivere può essere una cura eccezionale per superare momenti difficili. Capita che a raccontarsi addosso si riesca a sopprimere l’istinto primordiale della vendetta.”


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