Selvaggia sembra avere tutto: lavora nell’azienda del
padre come commercialista e ha un uomo che la ama. Tuttavia, non si rende conto
che sono gli altri a decidere e a scegliere per lei, a iniziare dal padre che
la spedisce letteralmente a spiare un’azienda agrituristica che intende
assorbire. Senza passarle preferenza, le prenota una stanza all’agriturismo
Venturelli, affinché sotto mentite spoglie di turista in cerca di turista,
osservi l’azienda dall’interno.
Solo in quel momento Selvaggia si rende conto che
nessuno le ha chiesto un parere e che lei ha dovuto eseguire un comando senza
battere ciglia.
Quello che doveva essere un viaggio di lavoro forzato,
diventa per Selvaggia un’occasione per ritagliarsi del tempo e riflettere sulla
sua vita, su chi è lei, cosa desidera e come vede il suo futuro.
Selvaggia trova la forza per dare una svolta alla sua
vita, alla ricerca dei sentimenti più veri e sinceri, di tagliare i rami secchi
dalla sua vita e di prendere le distanze da quella famiglia che trincerata
dietro falsi perbenismi non era mai riuscita a riconoscere il suo valore. E
sarà così che, sfidando il padre e mettendo a rischio la sua confort zone,
quella che le garantiva una vita dorata ma falsa, Selvaggia non svolgerà il
ruolo di spia che le era stato chiesto di fare.
Presso l’azienda Venturelli, la donna scopre la
bellezza di sentirsi parte di una famiglia, di ritrovarsi la sera attorno a una
tavola apparecchiata, di parlare e condividere tutto nel bene e nel male.
Conosce Rocco, un ragazzone con qualche problema ma
molto tenero, che le farà assaporare il piacere delle cose semplici e dei
sentimenti più puri, e conoscerà Fabio, tenebroso, intenso, passionale che pur
vivendo una relazione strana e poco coinvolgente, almeno da parte di lui, saprà
conquistarla giorno dopo giorno.
Recensione a cura di Silvia.
⭐⭐⭐⭐.5
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