martedì 30 luglio 2024

[Segnalazione] "Sogando una stella" di Michela Ippolito.

 


Alessandra è una ragazza di diciassette anni che sta cercando la sua strada nel mondo degli adulti, circondata dall’affetto della famiglia con cui vive a Sottomarina di Chioggia. Trovato un impiego in un supermercato, tra i colleghi conoscerà Paolo, più grande di lei, enigmatico e con un passato oscuro che la travolgerà come un uragano. La storia d’amore con Paolo, nata sotto una bellissima luce, di luce non avrà nulla, solo ombre buie che spingeranno Alessandra ad annullarsi sempre di più fino a trovarsi immediatamente adulta. Ne uscirà con le ossa spezzate e con un fardello più grande di lei, ma questo
fardello sarà la sua arma vincente per rialzarsi e per affrontare il futuro con determinazione.

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martedì 23 luglio 2024

Recensione: "Scusa ma sono un principe" di Daniela Ruggero, ODE Edizioni

"Desidero una donna che voglia conoscermi per ciò che posso offrire e non in termini di prestigio, ma di anima e cuore." 

Scusa ma sono un principe è un libro con cui Daniela Ruggero, autrice di dark romance e distopici, dimostra la versatilità della sua penna, regalando al lettore una rilassante favola moderna che si legge in un soffio.

Entrambi hanno un sogno: lui desidera vivere come un uomo normale, senza il rigido cerimoniale di corte, senza uniforme nè etichette; lei vuole realizzare un progetto che era anche il sogno della nonna, la creazione di essenze per una linea di cosmetici bio.

Una gita è l'occasione che farà incontare due mondi diversi: quello di Kristopher, che è l’erede al trono di Helsindin, e quello di Veronica, che lavora nell'azienda di famiglia e vive nel ricordo dolcissimo della nonna.

Il loro sarà un autentico colpo di fulmine, come nelle favole. Se la favola, però, incontra la realtà, le cose si complicano.

Può l'amore superare tutte le difficoltà, le differenze sociali e la rigida etichetta prevista alla corte di Helsidin?

L'autrice sembra suggerire di sì, sono necessari dei buoni amici e la capacità di essere se stessi in ogni occasione.

Solo allora la favola potrà avere il suo ...e vissero felici e contenti!

Una storia bella, semplice, con dei messaggi tuttavia importanti.

Ho apprezzato molto l'attaccamento dell'autrice alla nonna a cui ha dedicato questo libro, amore che emerge in molti passaggi e che scaldano il cuore di chi legge.

Recensione a cura di Silvia.



mercoledì 17 luglio 2024

[Recensione] "Il coraggio di ricominciare" di Patrizia Maria Macario

 


"Le persone dolci non sono ingenue né stupide, né tanto meno indifese, ma sono talmente forti da potersi permettere di non indossare maschere né tanto meno armature. Sono libere di essere vulnerabili, di provare emozioni e di correre il richio di essere felici."
(Robin Williams)

“Il coraggio di ricominciare” è un libro di Patrizia Macario che mi ha portata  ad attenzionare numerose tematiche che, spesso, nel frenetico incedere dei giorni vengono messe da parte.

Penso che ci sia bisogno di fermarsi a riflettere su queste pagine almeno un paio di volte al giorno, magari anche di aprire il libro e leggere solo alcuni capitoli. Infatti si tratta di un breve saggio che rivolge un occhio di riguardo a dei valori emozionali (tra cui soprattutto la resilienza, la volontà, l’autostima e l’amore) che possono aiutarci a sentirci più forti e incoraggiati anche in giorni in cui la tristezza prevale sulle nostre emozioni.

Ogni capitolo, infatti, spiega ognuno di questi valori con una breve definizione e in che modo possono confluire nella capacità di amarsi e di avere coraggio e fiducia in sé stessi per andare sempre avanti. Ognuno discute delle questioni legate alla forza di volontà, alla capacità di essere resilienti, all’empatia e, soprattutto, all’amore verso il prossimo e verso sé stessi.

Il libro dedica anche una piccola sezione alle relazioni e invita il lettore a non abbandonarsi mai allo sconforto, anzi invita sempre a vivere con un sorriso sul volto e con ottimismo.

“Essere positivi non significa essere superficiali, ma avere la capacità di andare oltre, limitando così i danni fisici e psicologici che un trauma crea in ogni soggetto vivente”, scrive Patrizia Macario.

Infatti ho notato che la narrazione si evolve in un climax ascendente, in una specie di scala che collega ogni emozione per risalire al tema principale: essere fiduciosi in sé stessi per raggiungere sempre i propri obiettivi e, talvolta, superare uno spiacevole accaduto.

Si tratta di un vero e proprio viaggio introspettivo. Il libro insiste molto sulla crescita emotiva e motivazionale di sé stessi. Io l’ho definito una coccola, perché sembra quasi di sentire la dolcissima voce dell’autrice che, con tono molto rassicurante, invita il lettore a fermarsi un attimo e a dirsi continuamente Ce la posso fare, ce la posso fare, ce la posso fare!

Leggere questo libro mi ha aiutata molto a capire cosa voglia dire volersi bene, in che modo farlo e mi ha portata a riflettere sull’essere fiduciosi in sé stessi e sull’autostima, in che modo può fare da scudo nelle occasioni più svariate, inoltre mi ha ricordato che non ci sono limiti per sorridere e per continuare a essere ottimisti.

A chiudere il libro vi è un capitolo in più che si focalizza sulla capacità di rialzarsi e ricominciare a vivere dopo il Covid, che rappresenta, a mio parere, la chiusura più azzeccata per questo piccolo saggio, in cui viene dimostrato come tutti i valori affrontati dall’autrice possano confluire nella rinascita dopo questo buio periodo.

Rececensione a cura di Serena.



lunedì 15 luglio 2024

[Recensione] "Henry" "The Even Series #3" di Francesca Palamara

 



RECENSIONE A CURA DI SILVIA M.

 

“Amare un Even non è un sentimento facile da gestire e non è qualcosa che puoi scegliere di fare a meno. Lo ami, punto. A prescindere da quanto possa essere arrogante, presuntuoso e stronzo.”

Francesca Palamara ci riporta a casa dei fratelli Even con il terzo capitolo della serie dedicato al chitarrista di famiglia: Henry.

La band degli Even ha raggiunto il grande successo rincorso per tanti anni. Blake e Juliet, Ian e Camille stanno mettendo su famiglia, ma Henry sembra un’anima in pena, soprattutto dopo che Rachel è ricomparsa nella sua vita.

Rachel è la donna che lui ha amato e che lo ha ferito fuggendo senza un motivo apparente; è un graffio nel cuore e nell’anima di Henry.

Un personaggio complesso e affascinante il nuovo Even che ci presenta Francesca Palamara. Henry sembra essersi costruito attorno un’armatura: dopo aver sofferto per la fine della storia con Rachel, ha avuto tante donne, storie di una notte e via, senza amare mai nessuna veramente, senza volere una storia seria e duratura.

Dopo tanti anni lei ricompare nella sua vita insieme a Kike, un bambino dolcissimo con un disperato bisogno di affetto.

Rachel dà una mano alla locanda degli Even in cambio di alloggio, è fuggita da un padre troppo rigido e da un uomo che non ha mai amato, ma non sembra essere tornata per Henry e non intende complicargli la vita.

La donna custodisce molti segreti, il primo è il motivo del suo allontanamento; il secondo è Kike.

Inutile dire che il suo arrivo alla locanda riaccenderà in Henry vecchi sentimenti mai sopiti e l’amore che ha custodito inalterato negli anni verso la donna esplode di nuovo travolgente e impetuoso. L’uomo non riesce ad arginarlo: per lui è la sua Stellina, proprio come anni addietro Juliet è diventata la Muse di Blake.

Il sentimento di Henry esce fuori dalla pagine, travolge il lettore prima ancora di Rachel. È un sentimento vivo, palpabile.

“Non hai idea di cosa voglia dire vivere in apnea per tutti questi anni. Sei l’aria che respiro, Rachel, e non mi vergogno ad ammetterlo.”

 Adora lei e il suo bambino, sente verso Kike un sentimento forte e sincero. Vuole essere per lui un amico, un punto di riferimento e per prima cosa decide di accontentarlo insegnandogli a suonare la chitarra.

La famiglia degli Even è sempre unita e presente: è una squadra in cui ogni elemento sorregge l’altro nel bene e nel male.

I fratelli ormai sono una band famosa, essere una Even’s girl è un ruolo ambito. Le attenzioni che Henry nutre apertamente verso Rachel scateneranno le ire e le gelosie di una delle sue tante donne.

La Palamara rimescola le carte quando tutto sembra essere certo e stabilito e in un turbine di eventi imprevisti trascina il lettore verso un finale che è un crescendo di emozioni.

L’abilità della scrittrice sta tutta nel finale, con la scelta di linguaggio e punteggiatura che fanno proprio vedere al lettore, come se si trovasse seduto su una poltrona di cinema, la scena finale.

In attesa del prossimo capitolo che sembra essere dedicato a Marika, l’unica sorella degli Even, ringrazio l'autrice per la collaborazione.


⭐⭐⭐⭐⭐

 


mercoledì 10 luglio 2024

[Segnalazione] "Crashing game: solo l'amore mi può salvare" di Samantha Dionigi

Jude Shell è due persone in una. Due opposti che non si incontrano, ma che sono inseparabili.

Brillante chirurgo di giorno, dedito a salvare vite e agguerrito centauro di notte, a sfidare la morte propria e di chi corre con lui.

Ma quanto tempo ci vorrà perché si spacchi, perché la morte prenda il sopravvento sulla vita? A Jude non interessa, perché quella morte la brama, la desidera, la cerca. Faith Rockfeller ha un nome importante che è come un giogo dal quale è impossibile liberarsi. Il suo destino è segnato perché chi si chiama come lei non può uscire dai canoni di una famiglia la cui reputazione è tutto.

Eppure le manca l'aria, ed è felice quando la sua migliore amica, anche lei dal nome altisonante, le propone di trascorrere l'estate insieme.

Per la prima volta, Faith si sentirà libera e il suo sguardo, non più offuscato dalle sbarre di una gabbia dorata, incontrerà quello di Jude. Bello e tenebroso, spietato e affascinante, irraggiungibile eppure suo.

Faith e Jude si troveranno senza potersi lasciare più. Nonostante il rifiuto di ciò che provano, nonostante la cattiveria di chi gli sta intorno, nonostante... Ma i soldi di una famiglia potente possono davvero comprare tutto? Persino l'amore di due ragazziche sono respiro l'uno per l'altra?

Faith e Jude saranno costretti a scoprirlo e a trovare una via d'uscita per non soccombere. Riusciranno a farcela insieme? Oppure separarsi sarà l'unica opzione possibile?

martedì 9 luglio 2024

[Segnalazione] "Quel che deve succedere succederà" di Patrizia De Angelis.

 


Ava è una donna abitudinaria, serena nella sua zona di comfort: ha un lavoro fisso come traduttrice, una famiglia solida alle spalle, un compagno stabile e una bella casa a Edimburgo.
A scombussolarle la quotidianità giunge il testamento di una nobile prozia. Seppur poco convinta, Ava accetta il lascito e si ritrova all’improvviso proprietaria di un appezzamento di terreno, coltivato a luppolo, e di un cottage, entrambi situati a nord della Scozia.
Giunta sul posto, si accorge presto che nulla è come sembra: la tenuta è in stato di abbandono e ci sono delle questioni burocratiche che complicano la situazione. Avrà soltanto una manciata di giorni per decidere se rinunciare all’eredità e tornare sui propri rassicuranti passi o se mettere in discussione le sue abitudini e certezze per affrontare qualcosa di nuovo e coinvolgente.
Quanto inciderà nella sua scelta la presenza di quello che sembra essere soltanto un burbero bracciante?

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domenica 7 luglio 2024

[Recensione] "La gloria e la prova: Il mio nuovo cinema paradiso 2.0" di Totò Cascio e Giorgio De Martino

 


«Se potete, non nascondete mai il vostro dolore, non vergognatevi di piangere né di chiedere aiuto, perché non è sinonimo di debolezza, viceversa è un atto di grande coraggio»

Ho comprato questo libro perché ho amato e amo profondamente il film “Nuovo Cinema Paradiso”. Ascolto spesso le colonne sonore scritte da Ennio Morricone, melodie a tratti nostalgiche, a volte struggenti ma che arrivano dritte al cuore di chi le ascolta.

Chi ha visto quel film, non può non ricordare Alfredo, l’anima del Cinema Paradiso, colui che stava in cabina tutto il giorno “a girare la manovella” della pellicola, mentre gioiva se sentiva ridere in sala.

C’era l’uomo della piazza che tutti conoscevano e di cui nessuno aveva realmente paura, la maestra che impartiva le tabelline armata di bacchetta di legno.

C’era la mamma di Totò, che viveva nel ricordo del marito, coltivando l’assurda speranza che tornasse vivo dalla campagna di Russia, salvo poi scoprire che non sarebbe più tornato e a lei sarebbe rimasta la responsabilità di crescere da sola due bambini piccoli, una femminuccia e un maschietto. Quest’ultimo era Totò, il piccolo bambino che amava il cinematografo e la cabina del Paradiso.

Quel bambino, che con il suo accento e la faccia da furbo è entrato nel cuore di tutti, è Totò Cascio, l’autore, insieme a Giorgio De Martino, di La gloria e la prova.

Totò oggi è un uomo adulto che racconta in questo libro la sua vita, ma badate! Non siamo di fronte a un libro autocelebrativo che racconta solo successi e uno straordinaria carriera. Niente di tutto ciò. Siamo davanti alla lettura di una sorta di diario intimo in cui Totò apre il suo cuore al lettore e racconta la sua straordinaria vita costellata da grandi successi cinematografici e da un forte dolore, parla della caduta e della rinascita raggiunta con sacrificio e sofferenza.

Totò ha incontrato il grande regista Giuseppe Tornatore, che lui chiama affettuosamente Peppuccio, quando era ancora bambino e mai avrebbe immaginato come sarebbe cambiata la sua vita da quel momento in poi. Nuovo Cinema Paradiso gli aprì uno strada di successi straordinari e lui, ancora troppo piccolo, non si rendeva conto della portata di ciò che stava vivendo. In quel percorso ha avuto accanto la sua famiglia: il padre che lo accompagnava sempre, e la madre che, quando non era presente perché a casa aveva altri figli piccoli da accudire, si faceva sentire puntualmente la sera, per chiedere come fossero andate la giornata e le riprese. Un appuntamento importante per Totò, a cui non riusciva a rinunciare. Dopo Nuovo Cinema Paradiso, il bambino, poi ragazzo, ebbe un successo dopo l’altro, soddisfazioni, riconoscimenti. Conobbe attori di spicco del panorama cinematografico e registi degni di nota, fino a quando qualcosa nella sua vita cambiò. Una malattia agli occhi gli fece perdere lentamente e progressivamente la vista: per lui diventava difficile studiare un copione o guardare la camera.

Il ragazzo, che vedeva proiettarsi davanti a sé una brillante carriera, si sente disorientato, impreparato e non accetta la sua malattia e, piuttosto che dichiarare di stare male, pian piano si isola fino a scomparire del tutto dalle scene.

E allora tutti si chiedono: che fine ha fatto il piccolo Totò?

Il piccolo Totò non c’era più e il nuovo Totò si vergognava della sua malattia.

A sorreggerlo la sua famiglia sempre presente e una fede incrollabile.

Poi la svolta, che passa dall’istituto per ciechi Cavazza di Bologna. Sarà lì che Totò inizia a volersi di nuovo bene partendo dall’accettazione di stesso, dalla consapevolezza che la malattia non è una vergogna, ma forse una prova che lo potrà portare a “vedere” il mondo in modo diverso e di accorgersi di ciò che prima non riusciva a vedere. Proprio come disse Alfredo in una delle battute di Nuovo Cinema Paradiso: “Ora che ho perso la vista ci vedo di più”.

La rinascita di Totò Cascio passa anche attraverso questo libro con cui si racconta a chi lo ha amato e seguito, a chi si è chiesto, come la sottoscritta, che fine avesse fatto Totò.

Ora è in grado di raccontarci e parlarci di sé, di come il cinema non ha colpa, non l’ha rifiutato ma è stato lui a volersi allontanare. Con la maturità di adesso, grazie anche alle amicizie strette al Cavazza, Totò non si sente più solo, anzi ammira le tante persone che pur stando male come lui ogni giorno si sono date uno scopo da raggiungere o un sogno da realizzare.

Le difficoltà incontrate in questi anni sono state tante e Totò non le nasconde né le edulcora. Nell suo libro scrive: «Mi è toccato dunque toccare il fondo prima di risalire. Un percorso doloroso che-come ha scritto un sacerdote- mi ha permesso di scoprire le fondamenta e, su quelle, iniziare a edificare una nuova vita.»

Il punto sta nel comprendere che una debolezza può diventare un valore aggiunto.

Un racconto schietto e sincero con cui attraverso il cuore Totò Cascio racconta al suo pubblico la parte più vera di sé.

Recensione di Silvia.



mercoledì 3 luglio 2024

[Recensione] "Stronze si nasce" di Felicia Kingsley

 

“Stronze si nasce” è un romance di Felicia Kingsley.

La protagonista della storia è Allegra Hill, una ragazza brillante e piena di entusiasmo che sta per diventare un’agente immobiliare e riesce a trovare lavoro presso un’agenzia molto stimata, la Royals & Lloyds.

Allegra sa che può contare sempre sulla sua amica fidata Dots, che l’ha accompagnata per gran parte della sua vita, soprattutto durante gli anni del college in cui echeggiava il nome della sua nemica giurata, Sparkle Jones, universalmente conosciuta come un’approfittatrice e un’impicciona (insomma, una stronza). Per Allegra, Sparkle è stata la causa di molte feste di compleanno rovinate oppure eventi, da lei organizzati, e improvvisamente sabotati.

A distanza di anni, Allegra si trova di nuova ad avere a che fare con la sua rivale per motivi di lavoro, con la quale sembrerà inizialmente avere un rapporto cordiale e amichevole. Solo dopo l’arrivo dell’affascinante Tristan e del misterioso Duke, nella sua vita subentreranno triangoli amorosi e problemi sentimentali che faranno emergere fuori la vera Sparkle e che Allegra dovrà imparare ad aggirare.

A colpirmi, in primis, del libro è stata l’audacia del titolo: solo tre parole in cui è riassunto tutto il testo e, in parte, di quello che a volte succede nella realtà. Credo, infatti, che il libro, prima di essere una commedia romantica, sia quasi una satira sobria e divertente e che, pertanto, abbia un fedele fondo di verità (da notare i ringraziamenti…).

La vicenda che si svolge tra le pagine di questo romanzo si evolve in un climax crescente. Dall’iniziale amicizia tra Allegra e Sparkle alla competizione che si instaura tra le due.

Penso che Sparkle, nonostante sia la vera antagonista della storia, sia il personaggio meglio riuscito perché rispecchia la tipica poker face della persona indicata nel titolo. Sebbene, infatti, Sparkle si comporti in maniera più che dignitosa con Allegra, solo in un secondo momento inizia a rubarle la vita.

Intorno al nucleo centrale, l’autrice ne costruisce altre minori molto interessanti che, però, non distolgono l’attenzione dalla vicenda principale. Non mancano, infatti, triangoli amorosi che renderanno la narrazione alquanto movimentata! Proprio per questo motivo, alla fine compaiono alcune scene spicy che non dispiacciono affatto.

Il libro si è rivelato una lettura molto intrigante anche se, a tratti, un po' descrittiva.

⭐⭐⭐⭐

martedì 2 luglio 2024

[Segnalazione] "Lovegame" di Sophie Simonitti

 


Rick Hopkins e Steffy Moore non potrebbero essere più diversi. 

Lui, da poco salito a capo della rivista di famiglia, è abituato a essere circondato dal denaro, dal potere e dagli agi.

Lei, una sua dipendente, ha imparato ben presto a cavarsela da sola, senza chiedere aiuto a nessuno. Questo finché i loro destini non si incrociano e i rispettivi mondi collidono.

Guarda caso, i due hanno qualcosa in comune: cercano entrambi un finto partner, per ragioni diametralmente opposte. L'astio reciproco è palpabile, come anche l'attrazione che faticano a celare, eppure la vicinanza forzata permetterà loro di riscoprirsi.

Ma qual è il confine tra gioco e amore? Quando entrano in scena finzione e realtà? Ben presto il passato di Steffy tornerà a bussare, accompagnato da un pesante bagaglio, pronto a travolgere ogni certezza e a rimescolare le carte della partita in corso.

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