martedì 30 luglio 2024
[Segnalazione] "Sogando una stella" di Michela Ippolito.
martedì 23 luglio 2024
Recensione: "Scusa ma sono un principe" di Daniela Ruggero, ODE Edizioni
"Desidero una donna che voglia conoscermi per ciò che posso offrire e non in termini di prestigio, ma di anima e cuore."
Scusa ma sono un principe è un libro con cui Daniela Ruggero, autrice di dark romance e distopici, dimostra la versatilità della sua penna, regalando al lettore una rilassante favola moderna che si legge in un soffio.
Entrambi hanno un sogno: lui desidera vivere come un uomo normale, senza il rigido cerimoniale di corte, senza uniforme nè etichette; lei vuole realizzare un progetto che era anche il sogno della nonna, la creazione di essenze per una linea di cosmetici bio.
Una gita è l'occasione che farà incontare due mondi diversi: quello di Kristopher, che è l’erede al trono di Helsindin, e quello di Veronica, che lavora nell'azienda di famiglia e vive nel ricordo dolcissimo della nonna.
Il loro sarà un autentico colpo di fulmine, come nelle favole. Se la favola, però, incontra la realtà, le cose si complicano.
Può l'amore superare tutte le difficoltà, le differenze sociali e la rigida etichetta prevista alla corte di Helsidin?
L'autrice sembra suggerire di sì, sono necessari dei buoni amici e la capacità di essere se stessi in ogni occasione.
Solo allora la favola potrà avere il suo ...e vissero felici e contenti!
Una storia bella, semplice, con dei messaggi tuttavia importanti.
Ho apprezzato molto l'attaccamento dell'autrice alla nonna a cui ha dedicato questo libro, amore che emerge in molti passaggi e che scaldano il cuore di chi legge.
Recensione a cura di Silvia.
mercoledì 17 luglio 2024
[Recensione] "Il coraggio di ricominciare" di Patrizia Maria Macario
“Il coraggio di ricominciare” è
un libro di Patrizia Macario che mi ha portata ad attenzionare numerose tematiche che, spesso,
nel frenetico incedere dei giorni vengono messe da parte.
Penso che ci sia bisogno di
fermarsi a riflettere su queste pagine almeno un paio di volte al giorno,
magari anche di aprire il libro e leggere solo alcuni capitoli. Infatti si
tratta di un breve saggio che rivolge un occhio di riguardo a dei valori
emozionali (tra cui soprattutto la resilienza, la volontà, l’autostima e l’amore)
che possono aiutarci a sentirci più forti e incoraggiati anche in giorni in cui
la tristezza prevale sulle nostre emozioni.
Ogni capitolo, infatti, spiega
ognuno di questi valori con una breve definizione e in che modo possono
confluire nella capacità di amarsi e di avere coraggio e fiducia in sé stessi per
andare sempre avanti. Ognuno discute delle questioni legate alla forza di
volontà, alla capacità di essere resilienti, all’empatia e, soprattutto,
all’amore verso il prossimo e verso sé stessi.
Il libro dedica anche una
piccola sezione alle relazioni e invita il lettore a non abbandonarsi mai allo
sconforto, anzi invita sempre a vivere con un sorriso sul volto e con ottimismo.
“Essere positivi non significa
essere superficiali, ma avere la capacità di andare oltre, limitando così i
danni fisici e psicologici che un trauma crea in ogni soggetto vivente”, scrive
Patrizia Macario.
Infatti ho notato che la
narrazione si evolve in un climax ascendente, in una specie di scala che
collega ogni emozione per risalire al tema principale: essere fiduciosi in sé
stessi per raggiungere sempre i propri obiettivi e, talvolta, superare uno
spiacevole accaduto.
Si tratta di un vero e proprio
viaggio introspettivo. Il libro insiste molto sulla crescita emotiva e
motivazionale di sé stessi. Io l’ho definito una coccola, perché sembra quasi
di sentire la dolcissima voce dell’autrice che, con tono molto rassicurante, invita
il lettore a fermarsi un attimo e a dirsi continuamente Ce la posso fare, ce
la posso fare, ce la posso fare!
Leggere questo libro mi ha
aiutata molto a capire cosa voglia dire volersi bene, in che modo farlo e mi ha
portata a riflettere sull’essere fiduciosi in sé stessi e sull’autostima, in
che modo può fare da scudo nelle occasioni più svariate, inoltre mi ha
ricordato che non ci sono limiti per sorridere e per continuare a essere
ottimisti.
A chiudere il libro vi è un
capitolo in più che si focalizza sulla capacità di rialzarsi e ricominciare a
vivere dopo il Covid, che rappresenta, a mio parere, la chiusura più azzeccata
per questo piccolo saggio, in cui viene dimostrato come tutti i valori affrontati
dall’autrice possano confluire nella rinascita dopo questo buio periodo.
Rececensione a cura di Serena.
lunedì 15 luglio 2024
[Recensione] "Henry" "The Even Series #3" di Francesca Palamara
“Amare un Even non è un
sentimento facile da gestire e non è qualcosa che puoi scegliere di fare a
meno. Lo ami, punto. A prescindere da quanto possa essere arrogante,
presuntuoso e stronzo.”
Francesca Palamara ci riporta a casa dei fratelli Even
con il terzo capitolo della serie dedicato al chitarrista di famiglia: Henry.
La band degli Even ha raggiunto il grande successo
rincorso per tanti anni. Blake e Juliet, Ian e Camille stanno mettendo su
famiglia, ma Henry sembra un’anima in pena, soprattutto dopo che Rachel è
ricomparsa nella sua vita.
Rachel è la donna che lui ha amato e che lo ha ferito
fuggendo senza un motivo apparente; è un graffio nel cuore e nell’anima di
Henry.
Un personaggio complesso e affascinante il nuovo Even
che ci presenta Francesca Palamara. Henry sembra essersi costruito attorno un’armatura:
dopo aver sofferto per la fine della storia con Rachel, ha avuto tante donne,
storie di una notte e via, senza amare mai nessuna veramente, senza volere una
storia seria e duratura.
Dopo tanti anni lei ricompare nella sua vita insieme a
Kike, un bambino dolcissimo con un disperato bisogno di affetto.
Rachel dà una mano alla locanda degli Even in cambio
di alloggio, è fuggita da un padre troppo rigido e da un uomo che non ha mai
amato, ma non sembra essere tornata per Henry e non intende complicargli la
vita.
La donna custodisce molti segreti, il primo è il
motivo del suo allontanamento; il secondo è Kike.
Inutile dire che il suo arrivo alla locanda riaccenderà
in Henry vecchi sentimenti mai sopiti e l’amore che ha custodito inalterato negli
anni verso la donna esplode di nuovo travolgente e impetuoso. L’uomo non riesce
ad arginarlo: per lui è la sua Stellina, proprio come anni addietro Juliet è diventata
la Muse di Blake.
Il sentimento di Henry esce fuori dalla pagine,
travolge il lettore prima ancora di Rachel. È un sentimento vivo, palpabile.
“Non hai idea di cosa
voglia dire vivere in apnea per tutti questi anni. Sei l’aria che respiro,
Rachel, e non mi vergogno ad ammetterlo.”
Adora lei e il
suo bambino, sente verso Kike un sentimento forte e sincero. Vuole essere per
lui un amico, un punto di riferimento e per prima cosa decide di accontentarlo
insegnandogli a suonare la chitarra.
La famiglia degli Even è sempre unita e presente: è
una squadra in cui ogni elemento sorregge l’altro nel bene e nel male.
I fratelli ormai sono una band famosa, essere una Even’s
girl è un ruolo ambito. Le attenzioni che Henry nutre apertamente verso Rachel
scateneranno le ire e le gelosie di una delle sue tante donne.
La Palamara rimescola le carte quando tutto sembra essere
certo e stabilito e in un turbine di eventi imprevisti trascina il lettore
verso un finale che è un crescendo di emozioni.
L’abilità della scrittrice sta tutta nel finale, con
la scelta di linguaggio e punteggiatura che fanno proprio vedere al lettore,
come se si trovasse seduto su una poltrona di cinema, la scena finale.
In attesa del prossimo capitolo che sembra essere dedicato a Marika, l’unica sorella degli Even, ringrazio l'autrice per la collaborazione.
⭐⭐⭐⭐⭐
mercoledì 10 luglio 2024
[Segnalazione] "Crashing game: solo l'amore mi può salvare" di Samantha Dionigi
Jude Shell è due persone in una. Due opposti che non si incontrano, ma che sono inseparabili.
Brillante chirurgo di giorno, dedito a salvare vite e agguerrito centauro di notte, a sfidare la morte propria e di chi corre con lui.
Ma quanto tempo ci vorrà perché si spacchi, perché la morte prenda il sopravvento sulla vita? A Jude non interessa, perché quella morte la brama, la desidera, la cerca. Faith Rockfeller ha un nome importante che è come un giogo dal quale è impossibile liberarsi. Il suo destino è segnato perché chi si chiama come lei non può uscire dai canoni di una famiglia la cui reputazione è tutto.
Eppure le manca l'aria, ed è felice quando la sua migliore amica, anche lei dal nome altisonante, le propone di trascorrere l'estate insieme.
Per la prima volta, Faith si sentirà libera e il suo sguardo, non più offuscato dalle sbarre di una gabbia dorata, incontrerà quello di Jude. Bello e tenebroso, spietato e affascinante, irraggiungibile eppure suo.
Faith e Jude si troveranno senza potersi lasciare più. Nonostante il rifiuto di ciò che provano, nonostante la cattiveria di chi gli sta intorno, nonostante... Ma i soldi di una famiglia potente possono davvero comprare tutto? Persino l'amore di due ragazziche sono respiro l'uno per l'altra?
Faith e Jude saranno costretti a scoprirlo e a trovare una via d'uscita per non soccombere. Riusciranno a farcela insieme? Oppure separarsi sarà l'unica opzione possibile?
martedì 9 luglio 2024
[Segnalazione] "Quel che deve succedere succederà" di Patrizia De Angelis.
domenica 7 luglio 2024
[Recensione] "La gloria e la prova: Il mio nuovo cinema paradiso 2.0" di Totò Cascio e Giorgio De Martino
«Se potete, non nascondete mai il vostro dolore, non vergognatevi di piangere né di chiedere aiuto, perché non è sinonimo di debolezza, viceversa è un atto di grande coraggio»
Ho comprato questo libro
perché ho amato e amo profondamente il film “Nuovo Cinema Paradiso”. Ascolto
spesso le colonne sonore scritte da Ennio Morricone, melodie a tratti
nostalgiche, a volte struggenti ma che arrivano dritte al cuore di chi le
ascolta.
Chi ha visto quel film,
non può non ricordare Alfredo, l’anima del Cinema Paradiso, colui che stava in
cabina tutto il giorno “a girare la manovella” della pellicola, mentre
gioiva se sentiva ridere in sala.
C’era l’uomo della piazza
che tutti conoscevano e di cui nessuno aveva realmente paura, la maestra che
impartiva le tabelline armata di bacchetta di legno.
C’era la mamma di Totò,
che viveva nel ricordo del marito, coltivando l’assurda speranza che tornasse
vivo dalla campagna di Russia, salvo poi scoprire che non sarebbe più tornato e
a lei sarebbe rimasta la responsabilità di crescere da sola due bambini
piccoli, una femminuccia e un maschietto. Quest’ultimo era Totò, il piccolo
bambino che amava il cinematografo e la cabina del Paradiso.
Quel bambino, che con il
suo accento e la faccia da furbo è entrato nel cuore di tutti, è Totò Cascio,
l’autore, insieme a Giorgio De Martino, di La gloria e la prova.
Totò oggi è un uomo
adulto che racconta in questo libro la sua vita, ma badate! Non siamo di fronte
a un libro autocelebrativo che racconta solo successi e uno straordinaria
carriera. Niente di tutto ciò. Siamo davanti alla lettura di una sorta di
diario intimo in cui Totò apre il suo cuore al lettore e racconta la sua
straordinaria vita costellata da grandi successi cinematografici e da un forte
dolore, parla della caduta e della rinascita raggiunta con sacrificio e
sofferenza.
Totò ha incontrato il
grande regista Giuseppe Tornatore, che lui chiama affettuosamente Peppuccio,
quando era ancora bambino e mai avrebbe immaginato come sarebbe cambiata la sua
vita da quel momento in poi. Nuovo Cinema Paradiso gli aprì uno strada di successi
straordinari e lui, ancora troppo piccolo, non si rendeva conto della portata
di ciò che stava vivendo. In quel percorso ha avuto accanto la sua famiglia: il
padre che lo accompagnava sempre, e la madre che, quando non era presente
perché a casa aveva altri figli piccoli da accudire, si faceva sentire
puntualmente la sera, per chiedere come fossero andate la giornata e le
riprese. Un appuntamento importante per Totò, a cui non riusciva a rinunciare.
Dopo Nuovo Cinema Paradiso, il bambino, poi ragazzo, ebbe un successo dopo
l’altro, soddisfazioni, riconoscimenti. Conobbe attori di spicco del panorama
cinematografico e registi degni di nota, fino a quando qualcosa nella sua vita
cambiò. Una malattia agli occhi gli fece perdere lentamente e progressivamente
la vista: per lui diventava difficile studiare un copione o guardare la camera.
Il ragazzo, che vedeva
proiettarsi davanti a sé una brillante carriera, si sente disorientato,
impreparato e non accetta la sua malattia e, piuttosto che dichiarare di stare
male, pian piano si isola fino a scomparire del tutto dalle scene.
E allora tutti si
chiedono: che fine ha fatto il piccolo Totò?
Il piccolo Totò non c’era
più e il nuovo Totò si vergognava della sua malattia.
A sorreggerlo la sua
famiglia sempre presente e una fede incrollabile.
Poi la svolta, che passa
dall’istituto per ciechi Cavazza di Bologna. Sarà lì che Totò inizia a volersi
di nuovo bene partendo dall’accettazione di stesso, dalla consapevolezza che la
malattia non è una vergogna, ma forse una prova che lo potrà portare a “vedere”
il mondo in modo diverso e di accorgersi di ciò che prima non riusciva a
vedere. Proprio come disse Alfredo in una delle battute di Nuovo Cinema
Paradiso: “Ora che ho perso la vista ci vedo di più”.
La rinascita di Totò
Cascio passa anche attraverso questo libro con cui si racconta a chi lo ha
amato e seguito, a chi si è chiesto, come la sottoscritta, che fine avesse
fatto Totò.
Ora è in grado di
raccontarci e parlarci di sé, di come il cinema non ha colpa, non l’ha
rifiutato ma è stato lui a volersi allontanare. Con la maturità di adesso,
grazie anche alle amicizie strette al Cavazza, Totò non si sente più solo, anzi
ammira le tante persone che pur stando male come lui ogni giorno si sono date
uno scopo da raggiungere o un sogno da realizzare.
Le difficoltà incontrate
in questi anni sono state tante e Totò non le nasconde né le edulcora. Nell suo
libro scrive: «Mi è toccato dunque toccare il fondo prima di risalire. Un
percorso doloroso che-come ha scritto un sacerdote- mi ha permesso di scoprire
le fondamenta e, su quelle, iniziare a edificare una nuova vita.»
Il punto sta nel
comprendere che una debolezza può diventare un valore aggiunto.
Un racconto schietto e
sincero con cui attraverso il cuore Totò Cascio racconta al suo pubblico la parte più
vera di sé.
Recensione di Silvia.
mercoledì 3 luglio 2024
[Recensione] "Stronze si nasce" di Felicia Kingsley
“Stronze si nasce” è un
romance di Felicia Kingsley.
La protagonista della
storia è Allegra Hill, una ragazza brillante e piena di entusiasmo che sta per
diventare un’agente immobiliare e riesce a trovare lavoro presso un’agenzia
molto stimata, la Royals & Lloyds.
Allegra sa che può
contare sempre sulla sua amica fidata Dots, che l’ha accompagnata per gran
parte della sua vita, soprattutto durante gli anni del college in cui
echeggiava il nome della sua nemica giurata, Sparkle Jones, universalmente
conosciuta come un’approfittatrice e un’impicciona (insomma, una stronza). Per Allegra, Sparkle è
stata la causa di molte feste di compleanno rovinate oppure eventi, da lei
organizzati, e improvvisamente sabotati.
A distanza di anni,
Allegra si trova di nuova ad avere a che fare con la sua rivale per motivi di
lavoro, con la quale sembrerà inizialmente avere un rapporto cordiale e
amichevole. Solo dopo l’arrivo dell’affascinante Tristan e del misterioso Duke,
nella sua vita subentreranno triangoli amorosi e problemi sentimentali che
faranno emergere fuori la vera Sparkle e che Allegra dovrà imparare ad aggirare.
A colpirmi, in primis,
del libro è stata l’audacia del titolo: solo tre parole in cui è riassunto
tutto il testo e, in parte, di quello che a volte succede nella realtà. Credo,
infatti, che il libro, prima di essere una commedia romantica, sia quasi una
satira sobria e divertente e che, pertanto, abbia un fedele fondo di verità (da
notare i ringraziamenti…).
La vicenda che si svolge
tra le pagine di questo romanzo si evolve in un climax crescente. Dall’iniziale
amicizia tra Allegra e Sparkle alla competizione che si instaura tra le due.
Penso che Sparkle,
nonostante sia la vera antagonista della storia, sia il personaggio meglio
riuscito perché rispecchia la tipica poker face della persona indicata
nel titolo. Sebbene, infatti, Sparkle si comporti in maniera più che dignitosa
con Allegra, solo in un secondo momento inizia a rubarle la vita.
Intorno al nucleo centrale, l’autrice ne costruisce altre minori molto interessanti che, però, non distolgono l’attenzione dalla vicenda principale. Non mancano, infatti, triangoli amorosi che renderanno la narrazione alquanto movimentata! Proprio per questo motivo, alla fine compaiono alcune scene spicy che non dispiacciono affatto.
Il libro si è rivelato una lettura molto intrigante anche se, a tratti, un po' descrittiva.
⭐⭐⭐⭐
martedì 2 luglio 2024
[Segnalazione] "Lovegame" di Sophie Simonitti
Rick Hopkins e Steffy Moore non potrebbero essere più diversi.
Lui, da poco salito a capo della rivista di famiglia, è abituato a essere circondato dal denaro, dal potere e dagli agi.
Lei, una sua dipendente, ha imparato ben presto a cavarsela da sola, senza chiedere aiuto a nessuno. Questo finché i loro destini non si incrociano e i rispettivi mondi collidono.
Guarda caso, i due hanno qualcosa in comune: cercano entrambi un finto partner, per ragioni diametralmente opposte. L'astio reciproco è palpabile, come anche l'attrazione che faticano a celare, eppure la vicinanza forzata permetterà loro di riscoprirsi.
Ma qual è il confine tra gioco e amore? Quando entrano in scena finzione e realtà? Ben presto il passato di Steffy tornerà a bussare, accompagnato da un pesante bagaglio, pronto a travolgere ogni certezza e a rimescolare le carte della partita in corso.